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Angelus 31 luglio, appello di Papa Francesco contro la guerra in Ucraina: “Fermarsi a negoziare”

Di ritorno dal suo viaggio apostolico il Pontefice esorta tutti a lottare per la pace nel mondo

Di ritorno dal suo viaggio apostolico, Papa Francesco torna ad affacciarsi in Piazza San Pietro per l’Angelus domenicale. Dopo aver messo in guardia contro la “malattia” del denaro, il Santo Padre ringrazia tutti coloro che lo hanno accolto in Canada. Alla fine della preghiera, inoltre, un pensiero speciale ancora al popolo martoriato dell’Ucraina.

L’Angelus del Santo Padre si incentra su una riflessione importante che scaturisce dall’attaccamento al denaro e alla cupidigia dai quali derivano, spesso: guerre, conflitti, paradossi sociali ed ingiustizie. Papa Francesco definisce questo aspetto: “Una malattia pericolosa anche per la società“.

Angelus Papa Francesco
@Credits Ansa

Il Pontefice sottolinea come oggi si sia arrivati a paradossi sociali e ingiustizie che forse, mai, avevano toccato la storia dell’umanità. Dove: “Pochi hanno tanto e tanti hanno poco o niente“. Ed anche le guerre, come il conflitto in Ucraina, hanno come fondamento la “brama di risorse e ricchezze“.

La lotta alla cupidigia nell’Angelus di Papa Francesco

Durante l’Angelus di domenica 31 luglio, Papa Francesco esordisce in Piazza San Pietro evidenziando: “Quanti interessi ci sono dietro a una guerra! Di sicuro uno di questi è il commercio delle armi. Questo commercio è uno scandalo al quale non possiamo rassegnarci“. Una riflessione che scaturisce anche dal Vangelo odierno nel quale un uomo chiede a Gesù di convincere il fratello a dividere con lui l’eredità. E da questo episodio evangelico il Santo Padre sottolinea come, sempre più spesso, liti tra famiglie, paesi e Nazioni, derivino dal denaro. “Che cos’è la cupidigia?“, domanda infatti il Pontefice. “È l’avidità sfrenata di beni, il volere sempre arricchirsi. È una malattia che distrugge le persone, perché la fame di possesso crea dipendenza. Soprattutto chi ha tanto non si accontenta mai“. Ma tale “malattia” rende ogni uomo schiavo e prigioniero perché crea attaccamento a qualcosa che non lo rende libero.

Vaticano Angelus
@Credits Ansa

Non è insolito trasformarsi in schiavi del denaro seguendo quella brama che non si trova solo nel cuore dei potenti, ma che può essere covata nel cuore di ciascuno. Proprio per questo il Santo Padre nel corso dell’Angelus dell’ultima domenica di luglio, invita tutti a distaccarsi dai beni e dalle ricchezze. Chiedendo quanto si è disposti a sacrificare: relazioni, affetti, tempo per il denaro, Papa Francesco esorta: “I beni materiali, i soldi, le ricchezze possono diventare un culto, una vera e propria idolatria. Gesù usa parole forti e dice che non si possono servire due padroni. Stiamo attenti – rimarca il Pontefice – non dice Dio e il diavolo, oppure il bene e il male, ma Dio e le ricchezze. Servirsi delle ricchezze sì; servire la ricchezza no: è idolatria, è offendere Dio“.

L’appello per l’Ucraina

Non è un peccato desiderare di essere ricchi, come vuole sottolineare Papa Francesco; ma, a tal proposito, il Santo Padre ricorda: “È bello diventare ricchi, ma ricchi secondo Dio! Dio è il più ricco di tutti: è ricco di compassione, di misericordia. La sua ricchezza non impoverisce nessuno, non crea litigi e divisioni. È una ricchezza che ama dare, distribuire, condividere“. Il messaggio che il Pontefice vuole lasciare, dunque, ai fedeli è che i beni materiali non sono l’unico e soprattutto il sano sale della vita. “La vita non dipende da ciò che si possiede. Dipende invece dalle buone relazioni: con Dio, con gli altri e anche con chi ha di meno“.

Papa Francesco
@Credits Ansa

Ed in questo contesto in cui sottolinea come la cupidigia e brama di possesso possano generare guerre atroci che, al termine della preghiera dell’Angelus, torna a ricordare il popolo afflitto dell’Ucraina. Il Santo Padre rivela che durante tutto il suo pellegrinaggio penitenziale in Canada non ha mai smesso di pregare per la martoriata e aggredita Ucraina. “Fermarsi e negoziare – è l’accorato appello di Papa Francesco – Che la saggezza ispiri passi concreti di pace“. Infine, ricordando l’odierna festa di Sant’Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù, di cui lui stesso è membro, il Pontefice rivolge un saluto affettuoso ai suoi confratelli gesuiti: “Continuate a camminare con zelo e con gioia nel servizio del Signore, siate coraggiosi“.

Francesca Perrone

  • Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura.
    Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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