Segnali sul possibile sblocco del grano nella guerra in Ucraina dal G20 in Indonesia. La Russia si dice pronta a colloqui con Ankara e Kiev per far ripartire le esportazioni nel mondo. In questo quadro è la Turchia ad assumere un ruolo centrale.

Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, a margine del vertice ministeriale degli Esteri del G20 che è in corso a Bali, in Indonesia. Lo riporta la Tass. “Siamo pronti per i negoziati con i nostri colleghi ucraini e turchi. Abbiamo tutte le soluzioni. Se parliamo di grano ucraino, l’Ucraina deve sbloccare i suoi porti, sgomberarli o garantire un passaggio sicuro attraverso i campi minati. Al di fuori delle acque territoriali ucraine. Russia e Turchia sono pronte a garantire la sicurezza delle navi in questione e condurle negli stretti, poi nel Mediterraneo andranno da sole“, ha affermato il fedelissimo di Putin. Lavrov ha poi osservato che il ruolo principale in questa materia è svolto dai militari, perché lo schema prevede l’uso di forze navali.

Foto Twitter @g20org

L’Occidente dovrebbe smettere di bloccare le forniture di grano dalla Russia” ha insistito Lavrov. “Tutto ciò che serve è che l’Occidente smetta di bloccare artificialmente le nostre consegne ai Paesi che hanno acquistato il nostro grano“. Lavrov ha quindi sostenuto che, “se i Paesi occidentali vogliono sconfiggere la Russia sul campo di battaglia nel conflitto in Ucraina, allora non c’è nulla di cui parlare con loro. Con questi approcci non si consente all’Ucraina di passare al processo di pace“.

Ucraina, Lavrov al G20

Il G20 dei ministri degli Esteri ha preso il via a Bali, in Indonesia, con la presenza del segretario di Stato americano Antony Blinken, oltre che dello stesso Lavrov. In agenda la crisi alimentare, le tensioni sull’energia e tutte le altre sfide legate all’aggressione militare della Russia ai danni dell’Ucraina. Ma i leader discuteranno della cooperazione multilaterale per far fronte all’aumento dell’inflazione globale.

Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov

Ma anche al fine di evitare una pericolosa recessione. L’Indonesia, dal canto suo, in quanto paese che detiene la presidenza di turno del G20 (dopo l’Italia lo scorso anno), ha lanciato un appello. E ha chiesto di segnare la parola fine alla guerra in Ucraina. “È nostra responsabilità porre fine alla guerra prima o poi. E risolvere le nostre divergenze al tavolo dei negoziati, non sul campo di battaglia“, ha affermato la ministra degli Esteri indonesiana Retno Marsudi. La speranza di molti è che adesso la Turchia possa recitare un ruolo di mediazione che conduca a un processo di pace.

L’Ucraina, come l’India, è ai primi posti nella classifica dei produttori mondiali di grano