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Johnson, il suo Governo è appeso a un filo

Non basta il party gate. Lo scandalo Pincher sdegna anche i ministri. Se ne vanno il titolare della Sanità e il cancelliere dello Scacchiere

Si fa sempre più dura, nel Regno Unito, per Boris Johnson. Il Governo rischia grosso, travolto dallo scandalo Pincher: due ministri di primo piano si sono dimessi. 

Dopo il titolare della Sanità, Sajid Javid, ha lasciato anche il cancelliere dello Scacchiere – il ministro delle Finanze – Rishi Sunak. Quest’ultimo non è soltanto il responsabile della politica economica britannica. Si tratta di un esponente di spicco del partito Tory, i conservatori guidati proprio da Boris Johnson. Di fatto Sunak è il numero due della compagine di maggioranza.

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Foto Ansa/Epa Chris J. Ratcliffe

Lo scontento in Inghilterra sta deflagrando. Boris Johnson è sotto accusa per aver mentito sul passato di Chris Pincher, un suo fedelissimo. Pincher ha dovuto rassegnare le dimissioni da deputy chief whip – una sorta di coordinatore della truppa parlamentare dei tories – la settimana scorsa. Avrebbe palpeggiato due uomini, fra cui un collega deputato, in un gentlemen club frequentato da esponenti politici conservatori. Quello che indispettisce di più molti inglesi è l’atteggiamento del premier di fronte a questa situazione riguardante un suo stretto collaboratore politico.

Johnson e Pincher

In un primo momento, infatti, Johnson ha cercato di giustificarsi dicendo di aver dimenticato d’aver saputo, oltre due anni fa, dei discutibili comportamenti di Pincher. Atti e atteggiamenti che si sarebbero verificati anche in passato. Nel corso del tempo Johnson ha promosso Pincher a ruoli sempre più importanti, in barba – è l’accusa – al fatto che si tratterebbe di un uomo politico ritenuto ‘impresentabile‘. Per usare un termine che si adopera in Italia (anche se per cose di altro tipo, come la contiguità alla mafia, ad esempio).

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Chris Pincher. Foto Ansa/Facebook Chris Pincher

Il modo in cui Johnson ha gestito lo scandalo Pincher non ha convinto il titolare della Sanità, Sajid Javid, che si è dimesso. Javid ha affermato di non poter “più servire in buona coscienza in questo Governo“. A stretto giro anche il cancelliere dello Scacchiere, Sunak, ha comunicato la sua decisione. Il sospetto è però che da parte dei tories ci sia la sempre più scoperta volontà di far cadere Boris Johnson. Come era già emerso col voto di sfiducia al premier interno al partito, esattamente un mese fa. Fra due anni in Gran Bretagna ci sono le elezioni politiche e i sondaggi non vanno affatto bene.

“Mi mancherete”

Da parte sua il Primo Ministro ha inviato una lettera sia a Rishi Sunak che a Sajid Javid. Si è detto dispiaciuto per le loro dimissioni dal Governo. Lo rende noto il quotidiano The Guardian. Nella missiva all’ormai ex cancelliere dello scacchiere – Rishi Sunak – che circola su Twitter il premier scrive: “Mi mancherà lavorare con te nel Governo“. Johnson ha poi nominato Steve Barclay, il capo gabinetto di Downing Street, nuovo ministro della Sanità. E Nadhim Zahawi nuovo cancelliere dello Scacchiere.

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L’ex cancelliere dello Scacchiere, Rishi Sunak. Foto Ansa/Epa Neil Hall

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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