Oggi, 5 luglio si celebra la Giornata mondiale del bikini. Per questa particolare invenzione dobbiamo ringraziare Louis Réard, lo stilista francese che ha cambiato per sempre la storia della moda del beachwear.
Il 5 luglio del 1946, infatti, Louis Réard presentò al mondo il primo costume da bagno a due pezzi che battezzò bikini. Sulle spiagge italiane ed estere è il costume ancora oggi che va per la maggiore, ogni donna ama sfoggiarlo sia a tinta unita che a fantasia.
Courtesy of Miss Bikini, collezione Spring/Summer 2022

Giornata mondiale del bikini: la sua storia

Louis Reard riuscì a convincere la sua amica ballerina del Casino de Paris Micheline Bernardini a mostrare in pubblico il nuovo costume da bagno. Il capo era talmente provocatorio che nessun altra modella decise di sfilare insieme a lei. All’epoca, venne considerato rivoluzionario ma, allo stesso tempo, decisamente scandaloso. La prima volta del bikini ebbe luogo nella piscina parigina Molitor. La modella appena coperta da quattro triangoli di soli 30 pollici di tessuto stampato che, con una fantasia che richiamava quella dei quotidiani, strizzava l’occhio direttamente al clamore delle copertine. Un’immagine che è rimasta indelebile ancora oggi nella giornata mondiale del bikini.

Lo scandalo era appena servito

Il bikini venne duramente osteggiato dal Vaticano, che lo dichiarò addirittura peccaminoso. Dalle provocanti Jayne Mansfield e Raquel Welch, alle bellissime Brigitte Bardot e Ava Gardner, passando per le italiane Sophia Loren e Gina Lollobrigida, senza dimenticare il mito di Marilyn Monroe, le dive di Hollywood esibivano il nuovo due pezzi come un oggetto di ordinaria venerazione femminile di cui non potevano proprio fare a meno.

Courtesy of Miss Bikini Spring/Summer 2022

Giornata mondiale del bikini: 75 anni di moda

Il bikini, il costume da bagno più famoso del mondo, ha conquistato le dive del passato e le celebrità di oggi, ed ha appassionato le donne e le ragazze di tutto il mondo, evolvendosi anno dopo anno. Un’ascesa che sembra non conoscere crisiIl due pezzi festeggia nel 2022 per la precisione 75 anni, eppure non li dimostra affatto. Grazie alla splendida Brigitte Bardot, che lo indossa nel 1953 a Cannes, il bikini prende piede in Costa Azzurra. Nel 1958, Brigitte Bardot grazie al film Piace a troppi crea un mercato negli USA e nel 1960 la canzone di Brian Hyland avvia alla corsa all’acquisto di questo capo.

Nel 1964 la rivista Sports Illustrated pubblica in copertina la foto di una modella in bikini, legittimando il costume presso il pubblico statunitenseDalla metà degli Anni Sessanta, grazie al cinema e alle riviste, che cominciano a pubblicare foto di famose attrici in bikini, il due pezzi divenne popolare e si diffonde in occidente. Il bikini diviene persino micro.

Giornata mondiale del bikini: le dive in due pezzi

Nella Giornata mondiale del bikini vogliamo ripercorrere le star che lo hanno sfoggiato ed hanno contribuito ad accrescere il mito di questo accessorio moda. Alcune icone del bikini nel cinema sono Ursula Andress nei panni della Bond girl che indossa un indimenticabile costume bianco sul bagnasciuga e Honey Ryder in Agente 007-Licenza di uccidere. Nel 1947 la nostrana Lucia Bosè vince il concorso di Miss Italia proprio indossando un costume a due pezzi. Nel 1950 Sofia Loren ottiene il titolo di Miss Eleganza sfilando in bikini. Marilyn Monroe lo indossa nel film Niagara nel 1953. Persino Margaret d’Inghilterra, figlia della Regina, si fa fotografare con un costume a due pezzi in vacanza.

Il bikini, negli Anni Settanta, si riduce ancora e diventa a triangolo, composto da tre pezzi di stoffa a forma di triangolo. Negli Anni Ottanta il bikini si trasforma e arriva lo slip a v. Prendono piede anche stampe animalier, colori fluo, tessuti metallizzati. Negli Anni Novanta torna la vita alta, nel Duemila si fa largo il bikini a triangolo, con slip alla brasiliana, di ogni ordine e fantasia. Oggi, come negli Anni Settanta, c’è chi non si accontenta di mostrarsi in due pezzi, ma preferisce togliere quello sopra per una tintarella quasi integrale. Il topless sembra tenere testa anche nell’estate 2022 sulle spiagge di tutt’Italia.