Guerra in Ucraina, Olaf Scholz sta preparando una visita a Kiev con Mario Draghi ed Emmanuel Macron. Dal magnate americano Elon Musk a disposizione della resistenza anti russa la flotta di satelliti per Internet.

Secondo il quotidiano tedesco Bild i tre leader europei vorrebbero incontrare il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, prima del summit del G7, in programma a fine giugno. Bombardamenti russi sull’impianto chimico Azot nella città di Severodonetsk hanno intanto provocato lo scoppio di un violento incendio dopo una perdita di tonnellate di petrolio. Lo ha denunciato il governatore del Lugansk ucraino Serhiy Gaidai alla tv nazionale. I civili rifugiati all’interno dell’impianto hanno cominciato a lasciare il complesso. Lo afferma l’agenzia di stampa russa Tass citando l’ambasciatore dell’autoproclamata repubblica filorussa del Lugansk in Russia. All’interno dello stabilimento si troverebbero circa 800 persone tra militari e civili.

Foto Ansa/Epa Georgi Licovski

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen si è recata a Kiev sabato 11 giugno. L’Ucrainaè sulla strada giusta per l’Europa perché ha una solida democrazia parlamentare” ha dichiarato. Inoltre von der Leyen ha annunciato “una road map molto chiara sulla ricostruzione” del paese dopo la fine della guerra, che però appare molto lontana. “Il popolo ucraino ha dimostrato di avere molta forza e determinazione e sono convinta che insieme supererete questa guerra terribile“, ha affermato la presidente della Commissione europea.

Siamo al vostro fianco, Slava Ukraini!“, ha aggiunto, alla fine salutando con la frase ormai simbolo: ‘Gloria all’Ucraina’. Sullo sfondo della visita del capo dell’esecutivo Ue, la tensione Biden-Zelensky. Il capo della Casa Bianca ha rimproverato il suo omologo perché “non ci volle ascoltare sull’invasione russa” che stava arrivando. Secca la replica di Kiev: “Non è vero, avevamo anche chiesto sanzioni preventive“.

Draghi e Macron. Foto Ansa

Ucraina, i satelliti di Elon Musk

A supporto dell’Ucraina c’è però la rete Starlink del multimiliardario americano Elon Musk per l’Internet globale. La guerra, spiegano gli esperti militari, si combatte e si vince – oggi come nel passato – anche e soprattutto grazia al predominio tecnologico sul nemico. Già disponibile in 32 paesi del mondo, la rete Starlink è di gran lunga la flotta di satelliti più grande mai messa in orbita. “Elon Musk non lavora solo alla missione su Marte, ha dato alla nostra intelligence Starlinks, davvero necessaria per le missioni speciali” degli 007 ucraini. Lo ha scritto su Twitter il ministero della Difesa di Kiev pubblicando l’immagine di tre militari con il volto oscurato e una scatola con il sistema. A febbraio speculazioni mediatiche avevano parlato di una fornitura di Starlink al Battaglione Azov a Mariupol.

Olaf Scholz. Foto Ansa