Salgono a 6 i casi accertati di vaiolo delle scimmie in Italia, l’ultimo dei quali in Lombardia. I ricercatori dell’Istituto nazionale di malattie infettive Spallanzani di Roma hanno intanto “completato la prima fase dell’analisi della sequenza del DNA del Monkeypox virus“.

I campioni che risultano postivi al virus del cosiddetto vaiolo delle scimmie – rende noto l’Istituto – “sono stati sequenziati per il gene dell’emoagglutinina (HA), che consente l’analisi filogenetica“. Si tratta di campioni tutti risultati affini al ceppo dell’Africa Occidentale. “Con una similarità del 100% con i virus isolati in Portogallo e Germania“.

Francesco Vaia, direttore dello Spallanzani. Foto Twitter @francesco_vaia

Potremmo essere anche in Italia di fronte a un virus paneuropeo, correlato con i focolai in vari paesi europei, in particolare quello delle Isole Canarie“, sottolineano dallo Spallanzani. Intanto sono saliti a 6 i casi di vaiolo delle scimmie in Italia. Lo rende noto sempre l’Istituto romano. E ora “sono in corso gli accertamenti su altri casi sospetti“, precisa l’Istituto.

Vaiolo delle scimmie, cos’è

ll vaiolo delle scimmie è una malattia rara, meno grave del vaiolo umano, che si presenta generalmente con febbre, mialgia, linfoadenopatia (ghiandole gonfie). E un’eruzione cutanea sulle mani e sul viso, simile alla varicella. Nonostante il nome, le scimmie non sono un serbatoio del virus, che è invece ignoto. Principali candidati a restare contagiati sono i piccoli roditori, come gli scoiattoli delle foreste pluviali africane, principalmente in Africa occidentale e centrale.

L’Istituto Spallanzani (Foto Ansa)

Vaia: “No allarmi ma guardia alta

Ma quanto è grave quanta forma di vaiolo? Sul punto è intervenuto lo scorso 20 maggio il direttore dello Spallanzani, Francesco Vaia. “Primo messaggio da dare: nessun allarme” ha affermato. In merito ai casi di vaiolo delle scimmie finora ufficiali in Italia hanno rilasciato dichiarazioni anche altri esperti dell’Istituto nazionale di malattie infettive, durante una conferenza stampa. “La trasmissione uomo-uomo caratterizza buona parte dei casi riscontrati. Non si può definire come una malattia a trasmissione sessuale e che riguarda in particolare gli omosessuali. Al momento sappiamo che riguarda i contatti stretti“.

“È un vaiolo minore”

Questa non è una nuova malattia, è un vaiolo minore” ha sottolineato ancora Francesco Vaia a Rai Radio1. “Ha una sintomatologia più lieve del vaiolo tradizionale. La buona notizia è che lo abbiamo preso, credo in tempo“. Nell’Unione europea risultavano, al 18 maggio, 5 casi confermati e più di 20 casi sospetti di vaiolo delle scimmie in Portogallo. Lo ha segnalato l’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. I casi portoghesi si sommavano a 7 casi segnalati nel Regno Unito.