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Ucraina, Mosca vuole processare i prigionieri di Azovstal. Zelensky: “Corridoio per il nostro grano”

Condannato all'ergastolo a Kiev il primo soldato russo giudicato colpevole di crimini di guerra

La guerra in Ucraina mostra i sui effetti anche sul piano giudiziario. I separatisti filorussi dell’autoproclamata Repubblica di Donestsk intendono processare i soldati ucraini catturati nell’acciaieria Azovstal. Un tribunale di Kiev ha condannato all’ergastolo Vadim Shishimarin, militare russo ritenuto colpevole di crimini di guerra. 

La Russia ha ucciso almeno 4.600 civili in Ucraina dal 24 febbraio, inclusi 232 bambini“. Lo riferisce la procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova, citata dal Kyiv Independent. Ma il bilancio, sottolinea, non tiene conto dei territori che attualmente i russi stanno occupando. Dal canto suo la Russia fa sapere di non poter “discutere la possibilità di scambio” dell’oligarca filorusso Medvedchuk, che “non è un militare“, con coloro “che hanno lasciato l’Azovstal“. Lo afferma il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. Gli Usa valutano intanto l’invio di truppe a Kiev “per proteggere l’ ambasciata americana“. Se Washington prendesse davvero una decisione del genere, la presenza di truppe statunitensi segnerebbe un’escalation rispetto alla promessa iniziale di Biden che nessun soldato americano avrebbe messo piede in Ucraina.

Dal canto suo Mosca si dice pronta a riprendere i colloqui per i negoziati con l’Ucraina. “Solo Kiev ha il diritto di decidere il suo futuro” sostiene il presidente polacco Andrzej Duda. La puntualizzazione avviene dopo le “voci in Europa secondo le quali l’Ucraina dovrebbe cedere ad alcune richieste di Putin“. Il presidente russo ha ricevuto oggi 23 maggio il suo omologo bielorusso, Aleksandr Lukashenko. “La nostra economia sta resistendo bene alle sanzioni dell’Occidente” ha detto Putin.

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Il presidente ucraino, Zelensky

Sul fronte del Donbass le cose peggiorano per i civili. È in corso una intensificazione delle operazioni militari russe in tutta l’area. Il Cremlino ha lanciato  un’attacco alla regione di Lugansk. Nel Mar Nero la fregata russa Admiral Makarov ha lasciato Sebastopoli, in Crimea. I capi delle forze armate di Kiev ritengono che d’ora in poi crescerà la probabilità di attacchi missilistici contro l’Ucraina. Nella serata del 22 maggio i russi avrebbero bombardato il distretto di Kryvyi Rih, nella regione di Dnipropetrovsk. A Kharkiv, invece, assommano a più di 150 i cadaveri che i servizi di emergenza hanno trovato sotto le macerie dall’inizio dell’invasione russa. Lo ha reso noto il vice capo del servizio, Anatolii Torianyk, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Finora, ha aggiunto Torianyk, sono 98 le persone che i soccorritori hanno tratto in salvo.

Davos, l’Ucraina al centro del dibattito

Dalla guerra all’economia. Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky è intervenuto stamani 23 maggio al World Economic Forum di Davos, in Svizzera E ha chiesto “sanzioni massime” contro la Russia. Serve un “embargo completo sul petrolio” e che “non ci sia nessun commercio con la Russia“, ha dichiarato in collegamento video. Dalla Francia, però, arriva un avviso che raffredda gli entusiasmi di Zelensky. “Perché l’Ucraina possa entrare nell’Unione europea occorreranno 15-20 anni“.

Guerra di cibo ed energia

Ma il presidente ucraino non demorde. E rilancia: “Serve sbloccare i nostri porti marittimi. Bisogna usare tutti i canali diplomatici, perché da soli non possiamo lottare contro la Russia“. “Chiediamo di prendere misure per un corridoio che consenta l’export del nostro grano e dei cereali” ha aggiunto. “Altrimenti la penuria avrà effetti sul mondo e ci sarà un’estensione della crisi energetica“.

Trincee sul mare di Odessa, in Ucraina. Foto Twitter @StratcomCentre

Ucraina, soldato russo all’ergastolo

Tornando a Kiev, si registra il fatto che un militare russo prigioniero, Vadim Shishimarin, 21 anni, ha ricevuto in tribunale la condanna all’ergastolo. Il suo caso è al centro del primo dei processi per crimini di guerra che l’Ucraina vuole realizzare contro tutti i soldati russi che abbiano commesso atrocità. L’accusa contro Shishimarin è di aver ucciso un civile disarmato pochi giorni dopo l’inizio dell’invasione russa. Il soldato farà appello contro la sentenza, ha detto il suo avvocato. Il tribunale di Kiev, spiegano i media ucraini, ha trovato prove contro Shishimarin e ha concluso che l’omicidio era premeditato. La corte ha respinto le argomentazioni della difesa secondo cui il soldato avrebbe eseguito un ordine impartito da un altro militare.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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