Dopo quasi tre mesi di assedio l’acciaieria Azovstal di Mariupol, in Ucraina, è caduta nelle mani dei russi. Mosca pubblica un video degli ultimi combattenti che si arrendono e chiude le forniture di gas alla Finlandia.

L’impianto dell’acciaieria è “totalmente sotto il controllo delle forze armate russe“, ha annunciato ministero della Difesa di Mosca, nella serata di ieri 20 maggio. Poco prima il ministro Serghei Shoigu aveva comunicato a Vladimir Putinla fine dell’operazione e la completa liberazione” dell’impianto siderurgico. Nell’ultima settimana si sono arresi ai russi 2.439 combattenti che erano asserragliati fra i tunnel e i cunicoli all’interno di Azovstal.

Lo Stato maggiore delle forze armate dell’Ucraina aveva ordinato già da alcuni giorni ai miliziani del battaglione Azov e ai militari di Kiev all’interno di Azovstal di non opporre più resistenza e di consegnarsi. “I nostri eroi ci servono vivi” aveva detto il presidente Volodymyr Zelensky. Anche perché era “impossibile sbloccare” lo stallo “con mezzi militari” aveva spiegato.

Orest, i suoi scatti su Google drive

Fra coloro che si sono arresi c’è anche il soldatofotografo di Azovstal, Dmytro Kozatskiy, conosciuto come Orest. Si è congedato da Twitter il 20 maggio. “Questo è tutto” ha scritto in un primo tweet, “Azovstal è il luogo della mia morte e della mia vita“. E ha lasciato disponibili su Google Drive tutti i suoi scatti. Dal post sotto si può accedere al link che egli stesso ha indicato al mondo. Ma lo riproduciamo anche qui. “A proposito” ha scritto nel secondo tweet (sotto), “mentre sarò prigioniero, lascerò le foto della migliore qualità, le manderò a tutti i premi giornalistici e concorsi fotografici, se vinco qualcosa, dopo l’uscita sarà molto bello. Grazie a tutti per il vostro sostegno. Ci vediamo“.

Ucraina, i russi riconquistano posizioni

Secondo l’American Institute for War Studies (Isw), think tank militare statunitense, i russi “potrebbero aver sovrastimato il numero dei difensori” all’interno dell’acciaieria ucraina. O al fine di massimizzare il numero di prigionieri di guerra russi da far tornare indietro scambiandoli con quelli ucraini. Oppure per evitare l’imbarazzo di dove ammettere che hanno tenuto un assedio di ben tre mesi contro soltanto alcune centinaia di soldati ucraini. Gli esperti militari americani rilevano inoltre che i soldati russi avrebbero “riguadagnato alcune posizioni perse a causa della controffensiva ucraina a nord della città di Kharkiv“. Infine, osservano, “le forze russe si stanno probabilmente preparando per una più grande controffensiva delle truppe di Kiev. E per un conflitto prolungato sull’asse meridionale“.

Finlandia senza gas: “Arriverà dall’Estonia

Mosca agisce anche sul fronte della guerra energetica. E ha interrotto la fornitura di gas naturale alla Finlandia. Lo ha affermato la compagnia energetica statale finlandese Gasum. Helsinki ha rifiutato di pagare il fornitore russo Gazprom in rubli invece che in dollari o euro. In una nota la compagnia finlandese ha precisato che l’approvvigionamento deriverà d’ora in poi da altre fonti attraverso il gasdotto Balticconnector che collega la Finlandia all’Estonia. Assieme alla Svezia, la Finlandia ha presentato domanda di adesione alla NATO dopo 70 anni di neutralità, e la premier Sanna Marin ha incontrato a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio, Mario Draghi.

Ucraina, non si ferma la strage dei civili

Sul fronte bellico sale a 6 il bilancio dei civili uccisi nei combattimenti in corso dal 20 maggio nella regione di Lugansk, in Donbass. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare ucraino, Sergiy Gaidai, su Telegram. “Sei persone sono morte e sono in corso combattimenti alla periferia di Severodonetsk“, afferma. Nell’attacco di ieri mattina su una scuola, sempre a Severodonetsk, “due persone sono morte sul colpo e altre 3 sono in ospedale“. Tutti “membri della stessa famiglia“. “Inoltre, un uomo e una donna sono morti la sera vicino alla loro casa a Severodonetsk. Due donne sono state uccise dai bombardamenti russi a Lysychansk e Privilege“.

Dmytro Kozatskiy, il soldato fotografo di Azovstal. Foto Twitter @Kozatsky_D

Anche i russi, però, denunciano azioni contro i civili, da parte ucraina. Stando al video di un account Twitter filorusso (accessibile dal post che citiamo sotto), ucraini in ritirata dalla periferia di Severodonetsk avrebbero rinchiuso diverse donne e bambini nel seminterrato di una casa distrutta, minando poi gli accessi. Prima che i militari dell’autoproclamata repubblica di Lugansk giungessero a liberarli.