MondoNewsPrimo piano

Ucraina, inchiesta ONU sui crimini di guerra. Russi in ritirata da Kharkiv

Seconda maggiore battuta d'arresto per l'esercito di Mosca, in affanno dal momento del ritiro dai dintorni di Kiev

L’ONU vota per l’apertura di un’inchiesta sui crimini di guerra russi in Ucraina e Mosca risponde con veemenza. I soldati di Putin perdono terreno sul campo di battaglia e sono costretti alla ritirata dai dintorni di Kharkiv, la seconda città del paese.  

Nel loro desiderio di strangolare la Russia, le potenze occidentali sono pronte a tutto, incluso far resuscitare il nazismo“. Così la Missione permanente della Federazione Russa presso le Nazioni Unite a Ginevra, in una dichiarazione riportata dall’agenzia di stampa Tass. A cosa è dovuta tanta rabbia? Ieri 12 maggio il Consiglio per i diritti umani dell’ONU ha votato a larga maggioranza a favore dell’apertura di un’inchiesta sulle presunte gravi violazioni commesse dalle forze russe in Ucraina, contribuendo così a rafforzare la pressione diplomatica su Mosca.

Ucraina Veterano Casa Distrutta Kharkiv
Ivan Lisun, veterano della Seconda Guerra Mondiale, 97 anni, davanti a quel che resta di casa sua a Zolochiv, regione di Kharkiv. Foto Twitter @uaworldit. Di Ricardo Moraes/Reuters

In particolare il Consiglio ha approvato con 33 voti favorevoli e 2 contrari la bozza di risoluzione presentata dall’Ucraina per avviare un’indagine sulle presunte violazioni commesse dall’esercito russo nelle regioni di Kiev, Chernihiv, Kharkiv e Sumy fra la fine di febbraio e marzo. Secondo la Missione di Mosca, “l’isteria anti-russa, scatenata dagli occidentali, non ha nulla a che fare con una genuina preoccupazione per il destino dell’Ucraina stessa e del suo popolo“. I diplomatici russi hanno anche giudicato la decisione “un altro uso del Consiglio per i diritti umani nell’interesse di un ristretto gruppo di Stati“.

Michel: “La Russia alza la posta in gioco

Alla rabbia russa per l’inchiesta sui crimini in Ucraina ha replicato indirettamente il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in visita a Hiroshima, in Giappone. In questo momento “la sicurezza globale è minacciata” ha detto. “La Russia, uno Stato nucleare e membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, sta attaccando la nazione sovrana dell’Ucraina, facendo riferimenti vergognosi e inaccettabili all’uso di armi nucleari“. “Questo non sta solo scuotendo la sicurezza dell’Europa, ma sta pericolosamente alzando la posta in gioco per il mondo intero“, ha aggiunto in un video di un suo discorso postato su Twitter.

Ucraina Report Intelligence Gb 13 Maggio
Report dei servizi inglesi sull’Ucraina in cui si documentano le difficoltà dei russi sul campo di battaglia. Foto Twitter @DefenceHQ

Ucraina, controffensiva a Kharkiv

In Ucraina i soldati russi si stanno ritirando dai dintorni di Kharkiv, la seconda città del paese, dove l’esercito di Kiev ha scatenato una controffensiva. Lo scrive il New York Times, citando funzionari ucraini e occidentali. È la seconda maggior battuta d’arresto delle truppe di Mosca dal momento del ritiro da Kiev, tra la fine marzo e gli inizi di aprile. Secondo gli osservatori il Cremlino invierà le truppe a sud-est, dove si intensificano gli scontri e Mosca è accusata di usare bombe a grappolo e munizioni al fosforo: armi vietate. I russi starebbero rafforzando la propria presenza a Izium, città catturata un mese fa, alle porte del Donbass e a due ore da Kiev.

Michel Charles Ue
Charles Michel, presidente del Consiglio europeo

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio