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Musk sospende l’acquisto di Twitter

Il titolo crolla in Borsa ma sale quello di Tesla, l'azienda di auto elettriche dell'uomo più ricco del mondo

L’accordo per l’acquisto di Twitter è “temporaneamente sospeso”. Lo scrive in un tweet Elon Musk, il multimiliardario americano che nelle scorse settimane ha raggiunto un’intesa con la controparte per rilevare il social media. 

Non certo incapace di tenere tutti col fiato sospeso fino all’ultimo minuto, l’uomo più ricco del mondo (patrimonio stimato superiore ai 250 miliardi di dollari) ha ‘cinguettato’ oggi 13 maggio gettando i mercati finanziari nel panico. “L’accordo (per acquistare, ndr.) Twitter è temporaneamente sospeso” ha scritto in un tweet.

In attesa di dettagli a supporto del calcolo che gli account spam/falsi rappresentino effettivamente meno del 5% degli utenti“. ll motivo, dunque, sembrerebbe legato alla ricezione di “dettagli“. Sarà, ma le azioni di Twitter, riporta l’agenzia finanziaria statunitense Bloomberg, sono crollate del -11% nel pre-market dopo il tweet di Musk. Le azioni di Tesla – l’azienda di auto elettriche del magnate americano – sono salite del +4,9%.

Twitter, Musk non vuole bot e spam

Un report pubblicato lunedì scorso attesta che gli account fake o spam rappresentavano meno del 5% degli utenti attivi giornalieri di Twitter. Il social media aveva avuto una media di 229 milioni di utenti. I “bot spam“, quei profili che rilanciano in automatico altri tweet e che non rappresentano utenti reali, erano nel mirino di Musk sin dall’inizio della scalata. Il patron di Tesla aveva annunciato l’intenzione di eliminare questi falsi profili. Al momento non è chiaro cosa succederà e se la proposta di acquisto di Musk da 44 miliardi di dollari, accettata, possa essere davvero a rischio.

Musk: “Su Twitter libertà di parola

Se avverrà effettivamente, alla fine, l’acquisizione di Twitter da parte dell’uomo più ricco del mondo, Elon Musk avrà messo le mani su uno dei social più influenti del pianeta. Basti pensare alla circolazione di informazioni ufficialinotizie giornalistiche, dibattiti fra gli utenti, e anche fake news, in relazione alla guerra in Ucraina.

Dorsey Jack Twitter
Jack Dorsey (primo da sinistra). Foto Twitter @brockm

Farò di Twitter la piattaforma della libertà di parola per eccellenza” ha affermato Musk. Una piattaforma su cui, tanto per fare un esempio, molti americani sperano di poter ritrovare presto Donald Trump. Il Twitter del fondatore, Jack Dorsey, espulse l’allora presidente uscente degli Usa, dopo l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. Secondo analisti e commentatori, Trump sta già pagando un conto salato per l’esclusione da Twitter. Il social media Truth, che ha messo in piedi per correre ai ripari, ha un pubblico limitato. Ed è già alle prese con una fuga di manager. Insomma: rischia di scomparire. Lo stesso Trump ha però sinora escluso un suo ritorno sul nuovo Twitter di Musk.

Trump Donald Capitol Hill
Donald Trump

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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