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Festa del Primo Maggio, obiettivo zero morti sul lavoro

I sindacati ad Assisi, scontri a Torino, a Roma torna il concertone. Mattarella sprona sulla sicurezza. Festa anche a Kiev. A Istanbul retata di arresti

Il Primo Maggio, festa del lavoro, nelle parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e nella manifestazione nazionale dei sindacati confederali ad Assisi. Ma anche nelle strade e nelle piazze delle città italiane, così come sul palco del concertone di piazza San Giovanni a Roma. A Torino scontri fra polizia e antagonisti: 15 feriti. 

Si è celebrata oggi la festa del lavoro in Italia e nel mondo. “La festa del lavoro è festa per la Repubblica” ha detto Sergio Mattarella dal Quirinale. “Rappresenta motivo di riflessione e di impegno. Il primo articolo della Costituzione costituisce il fondamento su cui poggia l’architettura dei principi della nostra democrazia e della nostra civiltà.” “Al tempo stesso – ha aggiunto – è un pungolo, un senso di marcia, una sfida costante alle istituzioni, ai corpi sociali, alle forze produttive.”

Il flagello delle morti sul lavoro

Mattarella si è soffermato in particolare sulla sicurezza delle condizioni di lavoro. “L’integrità della persona e dei lavoratori è parte essenziale del nostro patto costituzionale” e “vorremmo che intorno a questa necessità si mobilitasse il fronte più ampio, un patto di alleanza tra istituzioni, società civile, forze sociali ed economiche. Per sottolineare con forza l’impegno a combattere un flagello che sconvolge la vita di troppe famiglie. E rappresenta un’umiliazione per il mondo delle imprese e una sconfitta per chi, producendo beni e servizi, vede la propria attività sfigurata da queste morti“.

Mattarella Festa Lavoro Primo Maggio
Sergio Mattarella il primo maggio al Quirinale

Lavoro e sicurezza, obiettivo zero morti

Venerdì mattina il capo dello Stato ha incontrato in Friuli i familiari di Lorenzo Parelli, lo studente di 18 anni morto in fabbrica nell’ultimo giorno dello stage di alternanza scuola-lavoro a Lauzacco, frazione di Pavia di Udine (Udine), lo scorso 21 gennaio. “Ho sottolineato la inaccettabilità, specie per i più giovani, di dover associare la prospettiva del lavoro con la dimensione della morte.” ha detto Mattarella. “Vanno incentivate le esperienze e le buone pratiche che, come in quella regione, si propongono la stipula di protocolli tra imprese e sindacati con l’obiettivo ‘zero morti” ha aggiunto.

Torino, cariche sui manifestanti

Fra le città in cui è tornato il corteo del Primo Maggio dopo due anni di pandemia c’è stata Torino. Non è mancata una forte tensione nel giorno della festa del lavoro. Un gruppo di lavoratori del food delivery chiedeva di sfilare “per portare la nostra voce di sfruttati“. I rider hanno cercato di entrare nel corteo da Galleria San Federico, ma sono stati fermati dalle forze dell’ordine in assetto anti sommossa. “Il primo maggio per noi è un giorno di lotta in cui, ancora una volta, vogliamo ribadire che le condizioni in cui lavoriamo sono inaccettabili. E che siamo stufi di morire in strada per qualche euro“, hanno detto i rider.

Primo Maggio Torino Scontri
Scontri fra polizia e manifestanti a Torino. Foto Twitter @fgc_nazionale

Sotto i portici di via Roma sono stati accesi fumogeni e scanditi slogan contro Cgil, Cisl e Uil. La polizia ha caricato due volte a colpi di manganelli il corteo di Torino. La tensione si è verificata con l’area antagonista e No Tav che voleva raggiungere il palco in piazza San Carlo. Alla fine si sono contati 5 feriti fra i manifestanti e 10 fra le forze dell’ordine, secondo la Questura.

Il Primo Maggio e la guerra in Ucraina

Nel pomeriggio di oggi si è svolta ad Assisi la manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil, il cui slogan era “Al lavoro per la pace“. In piazza i tre segretari generali: Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. Hanno parlato sul palco dopo le testimonianze di sei delegati sindacali di diverse categorie e il saluto del Custode del Sacro convento di Assisi, fratel Marco Moroni. A Roma in piazza San Giovanni il tradizionale concertone, promosso dai sindacati confederali, che ritorna dopo gli stop imposti a causa della pandemia di Covid. “Il messaggio di questo Primo Maggio è innanzitutto che bisogna fermare questa guerra assurda voluta da Putin e impedire che diventi una guerra mondiale” ha detto Maurizio Landini. Sul piano dell’occupazione, “bisogna affermare la centralità del lavoro e dei diritti e una politica che superi la precarietà“, ha sottolineato Landini.

Ogni anno 1300 morti sul lavoro

Occorre inoltre sostenere “la centralità del lavoro” ha detto Luigi Sbarra. “Lavoro dignitoso, di qualità, contrattualizzato. Lavoro sicuro. Sono oltre 1.300 le vittime ogni anno nelle nostre fabbriche, nei campi, sui cantieri. Non abbiamo più sangue da dare“. “Chiediamo al Governo di mettere in cima alle priorità un grande piano che azzeri questa conta vergognosa“, ha aggiunto Sbarra. Polemico col Governo Pierpaolo Bombardieri. “Abbiamo incontrato il presidente Draghi che si era detto disponibile a un confronto strutturato. Se però domani il Consiglio dei ministri approva il provvedimento da 6 miliardi per famiglie, lavoratori e imprese e il Governo non si confronta con le parti sociali allora deve andare a fare un po’ di ripetizioni sul metodo del dialogo sociale“.

Istanbul, oltre 100 arresti

Il Primo Maggio si è celebrato in tutto il mondo. Anche a Kiev, capitale dell’Ucraina in guerra, dove però non si è svolta alcuna manifestazione. Anche perché la festa dei lavoratori è vista come una “festa sovietica“. Gli ucraini tendono a passarla all’aperto, nei parchi. A Istanbul, in Turchia, decine di persone sono invece finite agli arresti, a margine delle celebrazioni della festa del lavoro.

Primo Maggio Concertone
Il concertone del Primo Maggio a Roma. Foto @aleferaz

Sarebbero 164 le persone arrestate per “una manifestazione non autorizzata” e per aver rifiutato di disperdersi nonostante gli avvertimenti della polizia. Il corteo e gli scontri fra manifestanti e polizia sono avvenuti in piazza Taksim, l’epicentro delle proteste antigovernative nel 2013. Il regime di Recep Tayyip Erdoğan ha chiuso al traffico la piazza e ha vietato lo svolgimento di qualsiasi corteo sul posto.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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