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L’Italia verso il 25 aprile, Mattarella: “Pronti a sacrifici per l’Ucraina”

"Chi manifesta disinteresse per Kiev dimentica i valori della Resistenza" è il monito del Presidente

Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha richiamato i cittadini al valore della Resistenza e della Liberazione dal nazifascismo del 25 aprile 1945. E ha fatto un parallelo con la guerra che l’Ucraina deve affrontare per difendersi dall’invasione russa.  

C’è chi manifesta disinteresse per sorti Ucraina” ha detto Mattarella oggi 22 aprile, incontrando al Quirinale le associazioni combattentistiche e partigiane d’arma, presente il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. “Ci si dimentica dei valori del 25 aprile e della Resistenza” ha aggiunto. “Il 25 aprile ci ricorda un popolo in armi per affermare il proprio diritto alla pace dopo la guerra voluta dal regime fascista. Fu un’esperienza terribile. Che sembra dimenticata, in queste settimane, da chi manifesta disinteresse per le sorti e la libertà delle persone. Accantonando valori comuni su cui si era faticosamente costruita, negli ultimi decenni, la convivenza pacifica tra i popoli“.

Guerini Mattarella Quirinale
Mattarella col ministro della Difesa Guerini al Quirinale. Foto Twitter @guerini_lorenzo

Il convinto e incondizionato rifiuto di ogni sopraffazione totalitaria” ha detto ancora Mattarella, è tra i valori che la Liberazione ci ha affidato. “Unitamente alla consapevolezza dell’importanza della democrazia, all’affermazione coraggiosa e intransigente del rispetto della dignità umana“. Così come “al rifiuto di ogni razzismo e alla fedeltà ai propri ideali.”

Mattarella: “Si torna a pagine buie

Il capo dello Stato ha anche ricordato la guerra in Ucraina. “In queste settimane abbiamo assistito con profondo senso di angoscia a scene di violenza su civili, anziani, donne e bambini. All’uso di armi che devastano senza discrimine, senza alcuna pietà. L’attacco violento della Federazione Russa al popolo ucraino non ha giustificazione alcuna. La pretesa di dominare un altro popolo, di invadere uno Stato indipendente, ci riporta alle pagine più buie dell’imperialismo e del colonialismo“, ha detto Mattarella.

“Sacrifici per l’Ucraina”

L’incendio appiccato alle regole della comunità internazionale è devastante” ha sottolineato il Presidente. “Ed è destinato a propagare i suoi effetti se non si riuscisse a fermarlo subito, scongiurando il pericolo del moltiplicarsi, dalla stessa parte, di avventure belliche di cui sarebbe difficile contenere i confini.” “La solidarietà, che si deve praticare nei confronti dell’Ucraina, deve essere ferma e coesa” ha insistito Mattarella. “È possibile che questo comporti alcuni sacrifici. Ma questi avrebbero portata di gran lunga inferiore rispetto a quelli che sarebbe inevitabile subire se quella deriva di aggressività bellica non la si fermasse subito“.

Mattarella all’Altare della Patria il 25 aprile 2020, in piena pandemia di Covid

Mattarella, appello al coraggio

Sergio Mattarella ha inoltre sottolineato che dal 25 aprile viene un appello alla pace e a non arrendersi di fronte alla prepotenza. “A praticare il coraggio di una de-escalation della violenza, il coraggio di interrompere le ostilità e di ritirare le forze di invasione. Il coraggio di ricostruire. La straordinaria conquista della libertà, costata sacrifici e sangue ai popoli europei – e condivisa per molti decenni – non si può rimuovere né cancellare. Sappiamo anche che la libertà non è acquisita una volta per sempre e che, per essa, occorre sapersi impegnare senza riserve. Vale ovunque. In Europa come in Italia“.

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Il ministro della Difesa Guerini e il suo omologo ucraino Reznikov. Foto Twitter @guerini_lorenzo

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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