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Ucraina, Mariupol allo stremo difesa dalle donne

Centinaia di miliziani, mercenari compresi, resistono asserragliati fra i tunnel dell'acciaieria AzovStal

Guerra in Ucraina: sempre più drammatica la situazione a Mariupol, la città sul Mare d’Azov che i russi assediano da settimane. Le forze ucraine sarebbero ormai allo stremo. “Mariupol non è ancora caduta perché i soldati che la difendono combatteranno fino alla fine“, ha detto il premier ucraino Denys Anatolijovič Šmihal’.

A difendere Mariupol fino alla fine anche circa 100 donne combattenti. Sono rimaste tra le fila di chi non ha abbandonato la città. Lo testimonia la giornalista Tetyana Danylenko. Tra loro c’era anche la sergente maggiore Olena Kushnir (foto in alto), medico della Guardia nazionale. Kushnir è morta negli ultimi scontri. Era riuscita a evacuare il figlioletto. Nei primi giorni di guerra aveva perso il marito. A marzo aveva fatto un video in cui testimoniava il martirio della città e chiedeva aiuto all’Occidente: “Non compatitemi, sono un medico, una combattente, sono ucraina, faccio il mio dovere“, diceva.

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L’accieria AzovStal di Mariupol. Foto Twitter @IAPonomarenko

Fino a 400 mercenari stranieri, che combattono al fianco delle forze ucraine, si troverebbero accerchiati nell’acciaieria AzovStal di Mariupol. Lo sostiene il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. Con la sua vasta rete di tunnel la grande acciaieria consente di sfuggire agli assalti nemici ed è diventata la base del battaglione ultranazionalista Azov, noto perché composto, almeno in parte, da neonazisti.

Zelensky: “Sul Donbass non cederemo

La mancanza di un accordo fra le due parti ha bloccato per oggi, giorno di Pasqua, i corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili. Proseguono i bombardamenti da parte dell’esercito russo sulle principali città dell’Ucraina, compresa la capitale Kiev. “La battaglia per il Donbass per noi è molto importante” ha detto il presidente ucraino Voldymyr Zelensky alla Cnn. Kievnon cederà quella parte di territorio perché farlo potrebbe condizionare il corso della guerra“. Le prime armi dell’ultimo pacchetto da 800 milioni di dollari di aiuti militari forniti dagli Stati Uniti a Kievsono iniziate ad arrivare“. Ma “ci servono più armi adesso, non tra mesi” è il messaggio che Zelensky ha mandato a Biden. Intanto Mosca è preoccupata per le esercitazioni militari della NATO nel nord della Norvegia, che aumentano il rischio di “incidenti non intenzionali” nell’Artico.

Zelensky Guerra Ucraina Kiev
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, 44 anni

Bambini uccisi dalle mine

Da varie zone dell’Ucraina arrivano notizie di conseguenze letali di trappole e mine che i russi in ritirata hanno lasciato. Cinque bambini ucraini sono rimasti uccisi in questo modo nella città di Trostianets, nella regione di Sumy, a Nord-Est del paese. Lo riferisce il sindaco Yurii Bova in un commento a Channel 24, citato da un corrispondente di Ukrinform. “Cinque bambini sono già stati uccisi da mine e diverse trappole. Sono stati segnalati anche dei feriti. Ci sono molti ordigni di questo tipo“, ha detto Bova. Il capo dell’amministrazione militare regionale di Sumy, Dmytro Zhyvytskyi, ha dichiarato che gli artificieri trovano ogni giorno centinaia di mine sul terreno.

Ucraina Gostomel
Foto @Agenpress

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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