Premio Strega 2022: annunciata la dozzina della nuova edizione
In occasione della conferenza stampa, il premio letterario ha finalmente selezionato i dodici romanzi e i dodici autori in gara per l'edizione 2022
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Il Premio Strega torna a far parlare di sé, selezionando la nuova dozzina per l’edizione 2022. Anche quest’anno sono dodici gli autori in gara, con i rispettivi dodici romanzi.
Il Premio Strega ha finalmente annunciato la dozzina dell’edizione 2022. Sono dodici gli autori che gareggiano per il premio letterario più ambito d’Italia. Quest’anno la selezione è stata ricca, poiché i titoli suggeriti hanno battuto un altro record, raggiungendo la cifra più alta collezionata finora.
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L’annuncio è arrivato in occasione della conferenza stampa organizzata in streaming presso la Camera di commercio di Roma – Sala del Tempio di Adriano. Promosso dalla Fondazione Bellonci e Strega Alberti Benevento, con il contributo della Camera di commercio di Roma, il premio Strega ha eletto i dodici autori e i rispettivi romanzi che gareggiano per portare a casa l’ambito premio letterario. Scopriamo chi fa parte della dozzina 2022.
Premio Strega 2022: autori e libri della dozzina
In occasione della conferenza stampa, svoltasi giovedì 31 marzo 2022 alle ore 11:00 presso la Camera di commercio di Roma, il Premio Strega ha ufficialmente svelato chi fa parte della dozzina 2022.
- Alessandra Carati, E poi saremo salvi, Mondadori, presentato da Andrea Vitali
- Alessandro Bertante, Mordi e Fuggi, Baldini e Castoldi presentato da Luca Dominelli
- Claudio Piersanti, Quel maledetto Vronskij, Rizzoli presentato da Renata Colonti
- Daniela Ranieri, Stradario aggiornato di tutti i miei baci, Ponte alle Grazie, presentato da Loredana Lipperini
- Davide Orecchio, Storia aperta, Bompiani, presentato da Martina Testa
- Fabio Bacà, Nova, Adelphi, presentato da Diego De Silva
- Jana Karsaiová, Divorzio di velluto, Feltrinelli, presentato da Gad Lerner
- Marco Amerighi, Randagi, Bollati Boringhieri, proposto da Silvia Ballestra
- Marino Magliani, Il cannocchiale del tenente Dumont, L’orma, presentato da Giuseppe Conte
- Mario Desiati, Spatriati, Einaudi, presentato da Alessandro Piperno
- Veronica Galletta, Nina sull’argine, Minimum Fax, presentato da Gianluca Lioni
- Veronica Raimo, Niente di vero, Einaudi, presentato da Domenico Procacci
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Molta emozione tra i dodici candidati, a partire da Alessandra Carati, che nel suo romanzo E poi saremo salvi ha affrontato un tema diventato nuovamente attuale a causa dell’invasione dell’Ucraina. “La rilettura del libro dopo il 24 febbraio è stata quasi estraniante per me perché racconta dell’esilio di una famiglia dall’ex Jugoslavia e di come questa famiglia si reinventa una vita in Italia. È stato strano perché la gestazione di questo romanzo è stata lunghissima. Ho frequentato una comunità di persone che vivono alle porte di Milano per quasi sei/sette anni per scrivere il libro e rileggerlo adesso è stato quasi distopico”.
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Riflettendo su ciò che sta accadendo in Ucraina, l’autrice ha aggiunto: “Io non so se davvero le parole non possano fare niente, però sicuramente dentro questo libro è come se ci fosse un potenziale futuro di questi 4 milioni di profughi scappati dall’Ucraina. Le immagini che vediamo nei telegiornali bidimensionali nel libro diventano tridimensionale“.
La dozzina 2022: autori e libri che riflettono sull’attualità
Anche Jana Karsaiová ha riflettuto sul suo romanzo in gara, il primo scritto, pubblicato e già in dozzina. “È un romanzo che riprende la storia del mio paese e della separazione della Cecoslovacchia, raccontando di una coppia, lui ceco e lei slovacca. Ho cercato di raccontare una storia di strappi, dell’abbandono non violento perché la separazione è stata pacifica, la nostra. È un libro di attualità ma non ne sono felice perché mentre lo scrivevo non pensavo che diventasse così tanto attuale. Quindi credo che sia stato giusto scriverlo, almeno per me”.
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Fabio Bacà con Nova esplora il tema della violenza: “Un romanzo che mi è stato ispirato da tutto quello che succede, è un romanzo sulla violenza. Parla di un neurochirurgo che vive a Lucca con moglie e figlia, fa una vita normalissima, ha un problema con il suo capo in ospedale che gli fa mobbing e anche con il suo vicino di casa. In un ristorante sua moglie viene molestata e lui non reagisce. Questo fa di lui un vigliaccio? Quando mi chiedono cosa ha ispirato questo romanzo io rispondo: quello che vediamo ogni giorno”.
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C’è anche un ben gradito ritorno allo Strega per Alessandro Bertante, candidato undici anni fa, e per Marco Desiati, che non partecipava al premio letterario dal 2011. Infine Veronica Galletta descrive il suo Nina sull’argine come “un romanzo che è parte della mia vita, anche se non è un romanzo autobiografico, non potrebbe esserlo per i modi e i temi che si sviluppano. Parte dalla mia vita perché parla di ingegneria, a cui io ho dedicato grande parte della mia vita, studiandola e lavorando. La trovo una disciplina unica e affascinante e quando mi sono resa conto che quell’amore in qualche modo è finito e volevo fare altro ho cominciato a scrivere questo libro. È successo un po’ di anni fa e piano piano me lo sono portata dietro attraverso i cambiamenti della mia vita”.
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