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Oscar 2022, i vincitori: “CODA” è il Miglior Film, Sorrentino a mani vuote e Campion Miglior Regista

La 94a edizione degli "Academy Awards" è stata inoltre segnata dalla controversia tra Will Smith e Chris Rock

Si è tenuta alcune ore fa la cerimonia dei Premi Oscar 2022. A conquistare la statuetta presso il Dolby Theatre di Los Angeles numerosi titoli, tra cui Dune con ben sei premi. Per il secondo anno di fila, una donna conquista la categoria Miglior Regia: è infatti Jane Campion a trionfare. Di seguito tutti i vincitori.

Dopo una lunga attesa, si sono tenuti i Premi Oscar 2022. La più nota kermesse cinematografica, già nata sotto il segno della controversia, si è svolta regolarmente nella notte tra domenica 27 e lunedì 28 marzo. Ad augurarsi un boicottaggio della premiazione, infatti, nelle ore precedenti era stato il due volte Premio Oscar Sean Penn, che alla CNN aveva dichiarato: “Se il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky non sarà invitato o non gli sarà consentito di parlare agli Oscar ‘mi auguro’ ci sia un boicottaggio e un abbandono della cerimonia.”

Anche Amy Schumer, una delle tre conduttrici insieme a Regina Hall e Wanda Skyes, aveva sperato in un intervento del presidente ucraino. Sin dal suo ingresso, inoltre, la Schumer non si è risparmiata, tuonando: “Quest’anno l’Academy ha voluto tre donne per presentare, costano meno.” A prescindere dalle polemiche, culminate nel pugno di Will Smith a Chris Rock, scopriamo i vincitori della 94a edizione.

Will SMith e Chris Rock
Screenshot

Oscar 2022, le otto categorie escluse dalla diretta televisiva

A più di un mese dalla premiazione degli Oscar 2022, era stata annunciata dall’Academy la scelta di decretare otto vincitori al di fuori della diretta televisiva. Il tutto avrebbe avuto luogo quando, a seguito di una simulazione della cerimonia, il montato finale sarebbe stato troppo veloce. Le polemiche avrebbero avuto luogo anche per il fatto che, da ormai diversi anni, il red carpet stia assumendo uno spazio via via maggiore. Si tratta prevalentemente di categorie tecniche, nelle quali Dune ha trionfato a man bassa. Il kolossal di fantascienza di Denis Villeneuve ha conquistato in totale ben 6 statuette. Di seguito, dunque, le categorie in questione, con relativi vincitori.

  • Miglior Cortometraggio: The Long Goodbye, di Aneil Karia e Riz Ahmed.
  • Miglior Montaggio: Joe Walker, Dune.
  • Miglior Trucco e Acconciatura: Linda Dowds, Stephanie Ingram e Justin Raleigh, Gli occhi di Tammy Faye.
  • Miglior Colonna Sonora: Hans ZimmerDune.
  • Miglior Scenografia: Patrice Vermette e Zsuzsanna Sipos, Dune.
  • Miglior Cortometraggio d’animazione: The Windshield Wiper, di Alberto Mielgo e Leo Sanchez
  • Miglior Cortometraggio documentario: The Queen of Basketball, di Ben Proudfoot.
  • Miglior Sonoro: Mac Roth, Mark Mangini, Theo Green, Doug Hemphill, Ron Bartlett, Dune.
Dune
Courtesy of Press Office

Il potere del cane conquista una sola statuetta, delusione per Sorrentino

Dopo l’annuncio delle nomination, lo scorso 8 febbraio, è stato chiaro fin da subito che Il potere del cane sarebbe stato tra i progetti che più avrebbe fatto parlare di sé. Ciononostante, il lungometraggio, che ha fruttato a Jane Campion due Golden Globe, un BAFTA e il Leone d’Argento a Venezia, ha conquistato una sola statuetta a fronte di 12 nomination. Si tratta, però, di quella per la Miglior Regia, stabilendo un record assoluto per l’Academy. Oltre ad essere la prima donna nominata in due diverse occasioni per la suddetta categoria, si tratta della seconda edizione consecutiva per la kermesse che vede trionfare una donna in veste di Regista.

Jane Campion
Screenshot

Delusione, invece per Paolo Sorrentino. Dopo la vittoria del Golden Globe e del BAFTA, infatti, era chiaro che il favorito fosse Drive My Car di Ryûsuke Hamaguchi, che porta dunque la statuetta in Giappone. Allo stesso modo, Will Smith conquista l’Oscar nell’edizione del 2022 come Miglior Attore, grazie al suo King Richard. La sua premiazione è stata tuttavia accompagnata dalla polemica a causa dello schiaffo rifilato in diretta tv a Chris Rock. Il comico e conduttore ha difatti pronunciato una battuta discutibile sul taglio di capelli sfoggiato da Jada Pinkett Smith, per via dell’alopecia.

La lista dei vincitori in diretta

  • Miglior Film: I segni del cuore – CODA, di Sian Heder.
  • Miglior Regista: Jane Campion, Il potere del cane.
  • Miglior Attore Protagonista: Will SmithUna famiglia vincente – King Richard.
  • Miglior Attrice Protagonista: Jessica ChastainGli occhi di Tammy Faye.
  • Miglior Attore Non Protagonista: Troy Kotsur, I segni del cuore – CODA.
  • Miglior Attrice Non Protagonista: Ariana DeboseWest Side Story.
  • Miglior Sceneggiatura Originale: Kenneth Branagh, Belfast.
  • Miglior Sceneggiatura Non Originale: Sian HederI segni del cuore – CODA.
  • Miglior Film Internazionale: Drive My Car, Ryûsuke Hamaguchi.
Coda I segni del cuore
I segni del cuore – CODA. Courtesy of Press Office
  • Miglior Film d’Animazione: Encanto, di Byron Howard e Jared Bush.
  • Miglior Fotografia: Greig FraserDune.
  • Migliori Costumi: Jenny BeavanCrudelia.
  • Miglior Effetti Speciali: Paul Lambert, Tristen Myles, Brian Connor e Gerd Nefzer, Dune.
  • Miglior Canzone Originale: No Time To Die, Billie Eilish e Finneas O’Connell.
  • Miglior Documentario: Summer of Soul (… Or, When the Revolution Could Not Be Televised), di Questlove, Joseph Patel, Robert Fyvolent e David Dinerstein.
  • Oscar Onorario: Samuel L. Jackson, Elain May e Liv Ullman.
  • Premio Umanitario Jean Hersholt: Danny Glover.

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Lorenzo Cosimi

Cinema e tv

Romano, dopo la laurea triennale in Dams presso l’Università degli Studi Roma Tre, si è poi specializzato in Media, comunicazione digitale e giornalismo alla Sapienza. Ha conseguito il titolo con lode, grazie a una tesi in Teorie del cinema e dell’audiovisivo sulle diverse modalità rappresentative di serial killer realmente esistiti. Appassionato di cinema, con una predilezione per l’horror nelle sue molteplici sfaccettature, è alla ricerca costante di film e serie tv da aggiungere all’interminabile lista dei “must”. Si dedica alla produzione seriale televisiva con incursioni sui social.

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