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Ucraina, i russi a Kharkiv. Kiev lancia la guerra informatica, Elon Musk attiva Starlink

L'uomo più ricco del mondo si schiera e risponde positivamente alla richiesta ucraina di attivare i suoi sistemi di connessione satellitare al web

La guerra in Ucraina è al suo quarto giorno senza alcuna tregua. Le forze russe sono entrate a Kharkiv, la seconda principale città del paese. Lo ha reso noto il responsabile dell’amministrazione regionale, Oleg Sinegubov, secondo quanto riporta la Bbc. Sono in corso nelle prime ore del mattino violenti combattimenti nelle strade. Veicoli militari leggeri “sono entrati nella città“, ha detto Sinegubov. Un palazzo di nove piani a Kharkiv è stato colpito da un missile russo: una donna è morta e altre 20 persone sono state evacuate. Altri 60 residenti nel palazzo si erano rifugiati nello scantinato e nessuno di loro è rimasto ferito.

Kharkiv, pesanti bombardamenti

L’attacco russo ha fatto saltare in aria un gasdotto, riporta online il giornale The Kyiv Independent mostrando un video dell’esplosione e delle fiamme, del Servizio per le comunicazioni speciali dell’Ucraina. La città nordorientale del Paese è da ore sotto pensanti bombardamenti. Si combatte aspramente da molte ore anche a Kiev, la capitale. La Russia sta facendo entrare in Ucraina altri carri armati e lanciarazzi. La Cnn mostra le immagini dei mezzi pesanti russi che superano l’ultimo check point vicino a Belgorod, in Russia, prima di entrare in territorio ucraino nei pressi di Kharkiv.

Colpito sito radioattivo

I russi avrebbero colpito un sito di smaltimento di rifiuti radioattivi a Kiev. Secondo un primo rapporto dell’Autorità nazionale per la regolamentazione nucleare dell’Ucraina, non ci sono minacce per le persone fuori dalla zona di protezione sanitaria. Il Servizio di emergenza statale ucraino ha precisato che il bombardamento sul sito non ha portato alla depressurizzazione dello stoccaggio di sostanze radioattive. Le forze russe avrebbero colpito la recinzione del sito, mentre l’edificio sarebbe rimasto intatto.

Ucraina, le vittime civili

Almeno 64 civili sono stati uccisi e 240 sono rimasti feriti in Ucraina da giovedì 24 febbraio, giorno dell’inizio dell’invasione russa. Lo riferiscono le Nazioni Unite, aggiungendo però che il bilancio reale dei cittadini uccisi potrebbe essere molto più alto. Le forze russe in Ucraina “non stanno facendo i progressi che avevano pianificato“. Lo sostiene il ministero della Difesa britannico postando su Twitter un breve aggiornamento dell’intelligence. “Affrontano problemi logistici e una forte resistenza da parte degli ucraini“, prosegue la nota confermando che i russi “hanno subito perdite e alcuni sono stati fatti prigionieri“. Il ministero di Londra conferma inoltre che il Governo russo ha ristretto l’accesso a diversi social medianel tentativo di nascondere i dettagli sull’operazione in Ucraina alla propria popolazione“.

Esercito di hacker in azione

Il ministro ucraino per la Trasformazione digitale, Mykhailo Fedorov, ha detto su Twitter che il paese sta creando un “esercito informatico” per “continuare la lotta sul cyber fronte” contro la Russia che bombarda l’Ucraina. In risposta agli appelli lanciati dallo stesso Fedorov, Elon Musk ha aperto il suo servizio Internet satellitare a banda larga Starlink. Su Twitter l’imprenditore ha spiegato che “il servizio Starlink è ora attivo in Ucraina. Altri terminal sono in arrivo“. La richiesta nasce dai crescenti problemi di comunicazione via Internet registrati nel paese dopo l’invasione russa. Starlink gestisce una costellazione di oltre 2.000 satelliti che garantiscono l’accesso a Internet a livello globale indipendentemente dalle connessioni terrestri.

Ucraina Elon Musk
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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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