La principessa Stèphanie di Monaco compie oggi 57 anni. Il Principato celebra il suo impegno per la famiglia. Sempre al fianco del fratello Alberto, la principessa si è dimostrata in prima linea negli ultimi mesi per sostenere il principe e i propri nipotini durante l’assenza di Charlene. Conosciuta per essere un’anticonformista, però, la figlia più piccola di Grace Kelly e Ranieri di Monaco è anche pronta a sfidare le convenzioni quando si tratta di beneficenza. Le sue associazioni, infatti, rivelano la sua vera natura.

Gli interessi di Stèphanie di Monaco: una principessa a servizio dei più deboli

La principessa Stèphanie Marie Elisabeth Grimaldi, contessa di Polignac, è nata a Monaco il 1° febbraio del 1965. Quattordicesima in linea di successione al trono, è la figlia più giovane del principe Ranieri III di Monaco e della Principessa Grace di Monaco. La sua vita l’ha coronata spesso come regina del gossip, tra amori turbolenti e scandali. Ma, da anticonformista quale ha sempre dimostrato di essere, si è anche dedicata a passioni non proprio “principesche”. La moda e la musica, in primi, l’hanno fatta diventare un’icona degli Anni Ottanta, conferendole il titolo di “principessa ribelle“.

Con il passare degli anni, però, la sorella minore di Alberto Carolina di Monaco ha sposato con maggiore entusiasmo la propria vita a corte, affiancando i fratelli negli impegni istituzionali. Lo ha sempre fatto a modo proprio, sfidando le convenzioni e scegliendo di occuparsi delle associazioni rivolte a dare aiuto agli indifesi.

Tutti gli interessi della sorella del principe Alberto

Una caratteristica della personalità di Stèphanie di Monaco emersa solo negli ultimi anni è la sua chiamata ad aiutare i meno fortunati. La principessa, infatti, è presidente del Centro della Gioventù Monegasca e del Centro d’Attività Principessa Stèphanie. Quest’ultimo si occupa di assistere persone, e soprattutto bambini, colpiti da handicap.

Nel 2003 la principessa ha fondato l’associazione “Femmes face au Sida” conosciuta come anche come “Fight Aids Monaco“. E propria la lotta alla diffusione dell’AIDS è una tematica che le sta particolarmente a cuore. Nel 2006, infatti, ha preso parte al summit delle Nazioni Unite sulla tematica per presentare il rapporto sul contributo di Monaco alla lotta contro la malattia. Più tardi, nello stesso anno, è stata nominata Rappresentante speciale per l’UNAIDS, un ruolo con cui ha sfidato perfino le posizioni della Chiesa Cattolica. Oggi è Ambasciatrice di buona volontà per questa istituzione. Quattro anni più tardi il fratello, il principe Alberto, l’ha aiutata a lanciare un ambizioso progetto: The House of Life. L’istituzione mira a sostenere le persone che convivono con l’AIDS nella loro vita quotidiana e garantire loro assistenza psicologica.

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