MondoNewsPrimo piano

Roberta Metsola nuova Presidente del Parlamento europeo

Eletta con 458 voti a favore su 690 nel giorno del suo 43° compleanno. Già vice di David Sassoli, era la candidata del Ppe, favorita dalla vigilia

Roberta Metsola, 43 anni, maltese, è la nuova Presidente del Parlamento europeo. Succede a David Sassoli, prematuramente scomparso l’11 gennaio e di cui lo scorso 14 gennaio si sono celebrate le esequie a Roma. L’assemblea ha eletto Metsola stamani 18 gennaio a Strasburgo – nel giorno del compleanno della neo Presidente – al primo scrutinio con 458 voti a favore. Il numero di votanti è stato 690, le schede bianche e nulle sono state 74, i voti espressi sono stati 617.

Metsola: “Fede ed entusiasmo nell’Europa

Onorerò David Sassoli come presidente – le prima parole di Roberta Metsola battendomi sempre per l’Europa.” “Voglio che le persone recuperino un senso di fede ed entusiasmo nei confronti del nostro progetto. Credo in uno spazio condiviso più giusto, equo e solidale“, ha sottolineato rivolgendosi all’Assemblea. “La disinformazione nel periodo pandemico ha alimentato isolazionismo, e nazionalismo. Queste sono false illusioni, l’Europa è l’esatto opposto di questo“, ha aggiunto. E così ha messo in evidenza i punti focali di quello che sarà l’orizzonte della sua guida ai vertici del Parlamento Ue: l’unica istituzione dell’Unione europea eletta direttamente dai cittadini.

Le altre candidate, tutte donne

A causa della pandemia di Covid l’elezione si è svolta in modalità ibrida: in parte in Aula e in parte da remoto. Roberta Metsola – finora vicepresidente dell’Europarlamento – ha prevalso sulla svedese Alice Bah Kuhnke, 50 anni, dei Verdi e sulla spagnola Sira Rego, 48 anni, di Gue (Gruppo della sinistra). Nel primo turno per essere eletti occorreva ottenere il 50% dei voti validi più uno. Nel conteggio, quindi, non sono conteggiate né le schede bianche né i voti considerati non validi. Il polacco Kosma Zlotowski aveva ritirato la sua candidatura nelle ultime ore: fa parte del gruppo dei conservatori Ecr, a cui aderisce anche Fratelli d’Italia.

Metsola e “la cultura del dibattito

Metsola, favorita fin dalla vigilia, ha però subito critiche per le sue posizioni antiabortiste. Aveva ricordato David Sassoli, alla cerimonia di commemorazione, ieri 17 gennaio. “David voleva mettere tutti intorno allo stesso tavolo, un impegno che io voglio continuare a perseguire. Voglio rafforzare la cultura del dibattito”, aveva continuato alla plenaria di Strasburgo. “La politica non può essere battaglia tra vincitori e vinti, ma deve essere al servizio dei cittadini”. E aveva proseguito: “I diritti delle donne non sono ancora sufficientemente garantiti. La lotta per un’eguaglianza reale deve andare oltre le apparenze e impregnare tutto quello che facciamo. Io sarei orgogliosa di essere il presidente che conduce questa battaglia e onorare l’eredità di tutti coloro che hanno ricoperto questa funzione in passato”.

Metsola Sassoli Parlamento Ue
Foto Twitter @RobertaMetsola

LEGGI ANCHE: Quirinale, Salvini si smarca da Berlusconi: “Faremo un nome convincente”

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio