“È il momento di lottare contro la burocrazia da Covid. Per semplificare la vita alle persone e tornare quanto più possibile a una normalità compatibilmente con l’esigenza di combattere il virus“. Così il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in una lettera apparsa sul Corriere della Sera, oggi 15 gennaio. È un vero e proprio “appello al Governo” quello dell’ex segretario del PD. Il quale sottolinea che “lo dobbiamo fare, anche come forma di rispetto verso tutte e tutti coloro che, con responsabilità, hanno scelto di vaccinarsi“.
Nella sua lettera Zingaretti propone “tre misure di semplificazione e buon senso“. Un “primo passo” sarebbe “far cessare l’auto sorveglianza in caso di contatto stretto con positivi al Covid senza l’effettuazione di un tampone dopo 5 giorni. Altrimenti, soprattutto per le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi che vanno a scuola e per i loro genitori sarà un calvario. Inoltre, occorre una parola chiara sul non obbligo di certificato medico per il rientro a scuola o al lavoro“.
Zingaretti osserva che “in alcuni Paesi, come gli Stati Uniti, già oggi i positivi asintomatici dopo 5 giorni di quarantena in assenza di sintomi sono liberi di uscire e casa, anche senza tampone e certificato di guarigione.” Tutto si fonda sul convincimento che un asintomatico, “dopo l’incubazione e i primissimi giorni dall’esito positivo del tampone, non è più contagioso. Il Comitato tecnico scientifico sia investito di questo tema e se la valutazione fosse confermata e positiva, sempre completato il ciclo vaccinale, lo potremmo fare anche in Italia“.
La terza proposta di Zingaretti riguarda il Green Pass: “Oggi la sospensione e la riattivazione del Green Pass sta funzionando spesso a singhiozzo con ritardi e malfunzionamenti. Anche in questo caso – scrive il governatore del Lazio – si potrebbe pensare a semplificare la vita ai positivi asintomatici che abbiano completato il ciclo vaccinale evitando la sospensione del Green Pass. Ma mantenendo la raccomandazione della quarantena di 5 giorni“.
E nel giorno in cui Zingaretti rende pubbliche le sue proposte, a Roma e a Milano scendono di nuovo in piazza i No Vax e i No Green Pass. Protagonista della manifestazione nel capoluogo lombardo, voluta dal senatore di Italexit Gianluigi Paragone, sarà il virologo francese, Premio Nobel per la medicina 2008, Luc Montagnier. “Montagnier sarà a Milano con noi e inizieremo una lunga maratona dalle 15 alle 18” ha detto Paragone. “Avremo interventi di Robert Kennedy Junior, Marco Melandri, e il dottor Donzelli che ci parlerà anche lui di come la retorica dominante in tv di fatto sia sbugiardata da quello che comincia a emergere”.
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