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Elezioni in Cile: a 35 anni Gabriel Boric è Presidente, destra sconfitta

Il candidato della coalizione di sinistra, già leader del movimento studentesco, surclassa José Antonio Kast, per cui si era esposto anche Matteo Salvini

Rovesciando le aspettative, e contro ogni sondaggio della vigilia, il leader della sinistra cilena, Gabriel Boric, 35 anni, è il nuovo Presidente eletto del Cile. Si insedierà l’11 marzo 2022, quando di anni ne avrà compiuti 36. Boric, già leader del movimento studentesco dieci anni fa, dal 2014 è membro del Parlamento.

Cile, polemiche in Italia

Il neo presidente del Cile si è aggiudicato in maniera schiacciante il ballottaggio contro l’ultraconservatore José Antonio Kast. Il nome di quest’ultimo è ‘rimbalzato’ in Italia nelle ultime ore. Dopo che in un video il leader della Lega, Matteo Salvini, aveva dichiarato: “Il Cile sceglie: mi auguro che vinca Kast perché il Paese abbia ordine e sicurezza“. In polemica con quest’augurio il PD aveva replicato che “il padre di Kast era un nazista“. Quando lo scrutinio aveva raggiunto il 92% dei voti, Gabriel Boric aveva oltre il 55% dei suffragi, contro il 44% di Kast. Un vantaggio schiacciante di oltre 11 punti percentuali che nessun sondaggio o analista aveva potuto prevedere. “Un bel segnale per il futuro del Cile e per tutta l’America Latina” ha scritto su Twitter il ministro della Salute, Roberto Speranza. “In bocca al lupo a Gabriel Boric.

Affluenza oltre il 50%, è record

L’affluenza alle urne è stata da record per il Cile: superiore al 50% degli aventi diritto. Significa che gli elettori hanno espresso oltre 8 milioni di voti (i cileni sono 19 milioni compresi i minorenni). Proprio l’alta affluenza ha consentito a Gabriel Boric di trionfare con il progetto di cambiamento della coalizione Apruebo Dignidad. Daniel Jadue, 54 anni, sindaco comunista del distretto di Recoleta a Santiago del Cile, e rivale di Boric nelle primarie vinte da quest’ultimo, ha dichiarato che con “questa vittoria consideriamo chiuso il capitolo della dittatura” di Augusto Pinochet.

Cile Boric Kast Elezioni
Gabriel Boric (sin.) e il candidato sconfitto della destra José Antonio Kast

Lo sconfitto: “Lei merita rispetto”

Dai risultati del ballottaggio emerge che il neo Presidente, Gabriel Boric ha prevalso facilmente nella regione metropolitana di Santiago del Cile, un’area che già al primo turno aveva premiato Apruebo Dignidad. Ma anche nella regione di Valparaíso e, a sorpresa anche ad Antofagasta, regione dove il 21 novembre al primo turno aveva prevalso il candidato dell’antipolitica Franco Parisi. Sebbene Kast abbia ripetuto la sua vittoria del primo turno ad Arica e Parinacota, Tarapacá, La Araucanía, non ha potuto aumentare i voti per vincere a O’Higgins e Los Ríos. Di fronte alle dimensioni della sconfitta che si profilava, il leader del Frente social cristiano è stato il primo a telefonare a Boric dichiarando con che “da oggi lei è il presidente eletto del Cile e merita tutto il nostro rispetto“. Successivamente il candidato vincitore ha ricevuto una telefonata del presidente della Repubblica uscente Sebastián Piñera che si è congratulato con lui e lo ha invitato in giornata per un incontro nel palazzo della Moneda. Piñera si è detto convinto che Boric sarà il presidente di tutti. “Auspico – ha concluso – che sappia governare con prudenza, forza, saggezza e moderazione“. “Il dubbio deve seguire la convinzione come un’ombra” è una delle citazioni preferite del nuovo Capo dello Stato. Decisamente non un programma anti moderati.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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