Militari della Guardia di Finanza hanno arrestato il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero. L’accusa è di bancarotta e deriva da un’inchiesta della Procura di Paola (Cosenza). Il club ligure non sarebbe coinvolto nelle indagini. L’arresto di Ferrero, che è stato trasferito in carcere, è avvenuto a Milano. Ai domiciliari, secondo quanto riportano le agenzie di stampa, sono finite 5 persone fra cui Vanessa, figlia de patron blucerchiato, e un nipote, Giorgio. Non si conosce, per il momento, l’identità degli altri tre arrestati coinvolti nell’inchiesta.

Una seconda inchiesta su Massimo Ferrero

I baschi verdi hanno effettuato perquisizioni in varie regioni italiane, tra cui Lombardia, Lazio, Campania, Basilicata e Calabria. Quella della magistratura calabrese non è l’unica inchiesta che vede coinvolto il patron della Sampdoria. Pochi giorni fa era trapelata la notizia che Ferrero sarebbe finito sotto inchiesta anche per iniziativa della Procura di Roma, con l’accusa di riciclaggio e truffa. Quest’ultima indagine è legata alla cessione del calciatore Obiang al West Ham per 6,5 milioni di euro, riporta il Corriere della Sera. Una somma di denaro che – secondo le accuse – sarebbe poi rientrata nella disponibilità di Ferrero attraverso società schermo.

Le accuse per cui è stato arrestato

Come detto, i finanzieri hanno arrestato Massimo Ferrero a Milano e lo hanno portato nel carcere di San Vittore per il crac di 4 società nel settore alberghiero, turistico e cinematografico, con sede in provincia di Cosenza. Tali società avrebbero dichiarato fallimento qualche anno fa. L’avvocata del presidente della Sampdoria, Pina Tenga, ha presentato un’istanza ai magistrati affinché lo si possa trasferire a Roma per consentirgli di assistere alla perquisizione e procedere all’apertura di una cassaforte all’interno di un’abitazione. “Lo stanno trattando peggio di Totò Riina” afferma l’avvocata. “Abbiamo fatto istanza alla Procura di Paola – precisa la penalista – per chiedere che Ferraro possa giungere a Roma per presenziare alla perquisizione e all’apertura di una cassaforte“.

Ferrero fra cinema e calcio

Dal canto suo, riporta il Corriere della Sera, nei giorni scorsi Massimo Ferrero aveva ribadito la sua disponibilità a cedere la Sampdoria. Aveva fatto per la prima volta anche un prezzo: 170 milioni. A questa cifra, tuttavia, andrebbero decurtati almeno 80 milioni di debiti. Ferrero, 70 anni, è nato a Roma e prima di approdare al mondo del calcio – ha acquistato la Sampdoria nel 2014 – aveva a lungo lavorato nel mondo del cinema. Ha prodotto numerosi film, realizzati da registi come Tinto Brass, Ricky Tognazzi e persino Liliana Cavani.

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