Super Green Pass, cosa cambia dal 6 dicembre: tutte le regole

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Da domani 6 dicembre – e, per ora, fino al 15 gennaio – il Super Green Pass entra in vigore in tutta Italia, anche in zona bianca.

Pass, limiti per non vaccinati

Il certificato verde sarà valido soltanto per i vaccinati e i guariti dal Covid. Chi ha ricevuto due dosi, oppure già tre, e anche chi ha fatto solo la prima dose (ed è in attesa della seconda), potrà continuare a svolgere tutte le attività consentite dal Pass di cui è già in possesso. Le cose cambiano per i non vaccinati. In possesso di un esito negativo a un tampone molecolare (valido 72 ore) o antigenico (valido 48 ore), avranno un Pass ‘base’: di serie B, è inutile negarlo. Valido, cioè, solo per recarsi al lavoro, in palestra e in piscina, usare bus, metro e treni. Non potranno più entrare al bar, al ristorante, allo stadio, al cinema, a teatro, a feste, spettacoli e discoteche.

Chi ha ricevuto il vaccino

Finora nel nostro Paese i sanitari hanno somministrato 98,4 milioni di dosi di vaccino anti Covid. Di queste 8,4 milioni sono quelle addizionali: i richiami (terza dose), già somministrati al 40,9% di coloro che hanno ultimato il ciclo vaccinale da almeno 5 mesi. Le persone che hanno avuto almeno una prima dose sono l‘87,7% della popolazione italiana con più di 12 anni. Ad aver completato i ciclo vaccinale è stato l’84,7%. I guariti dal Covid da al massimo 6 mesi sono 363.595 cittadini.

Pass in zona gialla e arancione

Chi possiede già un Green Pass valido per vaccinazione o guarigione non deve scaricare una nuova certificazione. Sarà l’app Verifica C19 a riconoscerne la validità. Dal 15 dicembre la durata di validità del Green Pass viene ridotta dagli attuali 12 a 9 mesi. Per andare in palestra e piscina basterà il Green Pass base, ma se la regione passerà in zona gialla servirà il Super Green Pass. Anche per soggiornare in hotel basta la certificazione verde base, ottenibile con tampone molecolare o antigenico. Per battesimi, matrimoni, comunioni non è richiesto il Super Green Pass. Impianti di risalita sulle piste da sci: in zona bianca e gialla basta il Green Pass semplice, in zona arancione occorre il Super Green Pass.

Bus, metro, treni, navi e aerei

Dal 6 dicembre entrerà in vigore anche l’obbligo di Green Pass (valido anche il modello base) sui mezzi di trasporto pubblico locale. Vale a dire: autobus, tram, metropolitane, treni locali. Servirà inoltre per accedere ad aerei, navi, treni Intercity e Alta Velocità, funivie, cabinovie, impianti sciistici. Chi ha aderito alla campagna vaccinale (anche senza la terza dose) o è guarito dal Covid potrà accedere a tutti quei locali e servizi anche se il luogo in cui abita diventa zona gialla o arancione. Limitazioni sugli spostamenti e chiusure per tutti (non solo per i no vax) in zona rossa.

Usa, 100mila casi e mille morti al giorno

E se è vero che da domani l’Alto Adige si aggiungerà al Friuli in zona gialla, l’Italia resta al momento il solo Paese occidentale, con la Spagna, a mantenere una media di contagi non troppo elevata. La situazione si fa drammatica in America. Negli Usa i nuovi casi di infezione superano i 100mila al giorno e i decessi sono 1000 in 24 ore. La popolazione pienamente vaccinata è ferma al 60%. Washington intanto invierà all’estero 11 milioni di dosi di vaccino con 9 milioni dirette ai Paesi africani e due milioni ad altri Paesi nel mondo.

I casi di Covid in Italia al 4 dicembre 2021. Foto Twitter @MinisteroSalute

LEGGI ANCHE: Covid: variante Omicron in Veneto, 6 milioni di italiani senza vaccino

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore. Segui Domenico su Facebook Segui Domenico su Linkedin

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