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Covid, il mistero sull’origine. Science: “Il virus è nato al mercato di Wuhan”

Non sarebbe una fuga di laboratorio ad aver diffuso il Sars-CoV-2; la prima infezione al mercato di animali vivi della megalopoli cinese

A quasi due anni dallo scoppio della pandemia di Covid non esistono certezze inconfutabili sull’origine del virus che ha paralizzato il mondo. Come e dove è nato realmente il Sars-CoV-2 Qual è stato il primo caso di infezione? È vera la tesi della fuga del virus dai laboratori di virologia della megalopoli di Wuhan, in Cina? Sembra di no.

La nuova tesi sul primo caso

Secondo il New York Times, la prestigiosa rivista Science ha stabilito che il primo caso di Covid aveva riguardato una venditrice di prodotti ittici del mercato degli animali vivi di Wuhan. Non quindi, come si credeva finora, un contabile che viveva a chilometri di distanza. Quest’ultima versione dei fatti era quella che aveva stabilito l’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, e che adesso si rivelerebbe quantomeno errata.

Covid, le indagini di Worobey

La nuova ipotesi emerge dopo che il professor Michael Worobey, esperto nel tracciare l’evoluzione dei virus alla University of Arizona, ha notato discrepanze tra le informazioni pubbliche sul Covid e diverse interviste in Cina. Worobey ha analizzato i casi segnalati da due ospedali prima che le autorità lanciassero l’allarme su Coronavirus. Anche questi casi erano in gran parte legati al mercato della megalopoli di Wuhan – 11 milioni di abitanti – e quelli che non lo erano erano concentrati intorno a esso. Secondo l’esperto americano, la donna venditrice al mercato, primo caso in assoluto, si sarebbe ammalata l’11 dicembre 2019.

Il mercato di Wuhan

Lo studio afferma dunque che la maggior parte dei primi casi sintomatici di Coronavirus (che può portare al Covid-19) erano collegati al mercato di Wuhan. In particolare nell’area in cui venivano ingabbiati i procioni. Il professor Worobey, uno dei 15 esperti che a metà maggio aveva pubblicato una rubrica su Science chiedendo una seria considerazione della tesi che il virus fosse trapelato da un laboratorio di Wuhan, in questo ultimo articolo ha cambiato idea. Egli ha infatti sostenuto che la sua ricerca sull’origine dell’epidemia “fornisce una forte evidenza di un’origine della pandemia al mercato di animali vivi“.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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