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Covid: Italia frena su lockdown e obbligo vaccinale. Coprifuoco in Irlanda, dramma in Germania

Rispetto ad altri paesi d'Europa il nostro è in una condizione pandemica migliore. Il Natale sarà più sicuro e meno a rischio di un anno fa

Non abbiamo bisogno di un lockdown per i non vaccinati” contro il Covid. Così, oggi 17 novembre, Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, nella trasmissione The Breakfast Club di Radio Capital.

Covid modello Austria? “Non c’entra nulla

L’Austria ha fatto questa scelta drammatica perché era in ritardo con le coperture vaccinali“, ha aggiungo. Bisogna considerare infatti che l’Austria ha “tassi di incidenza dieci volte superiori ai nostri“. Per Ricciardi, inoltre, “il nostro governo ha preso decisioni tempestive, anche se non ci mettono completamente al sicuro. Ci sono troppe persone non vaccinate, si parla di 7 milioni di italiani“.

Ricciardi: “Un infetto contagia 7 persone

Spero ci siano spazi per convincere le persone, anche irrigidendo le misure per il rilascio del Green Pass“, ha sottolineato ancora Ricciardi. “Noi ora lo rilasciamo seguendo indicazioni elaborate in Europa quando la variante Delta non era ancora dominante“, ha aggiunto, osservando inoltre che “la prossima settimana cresceranno i casi, proprio perché la variante Delta è molto più contagiosa. Un infetto ora contagia sei o sette persone. Dobbiamo aumentare il numero dei vaccinati“. Quanto al tampone antigenico rapido, per Ricciardinon certifica la positività almeno del 30% dei soggetti, nel migliore dei casi. Il tampone è una misura inadeguata in questa fase epidemica“.

“L’obbligo vaccinale Covid non serve”

Quello del 2021 “sarà un Natale migliore perché rispetto all’anno scorso abbiamo un’arma in più che è appunto il vaccino“. L’obbligo vaccinale, invece, “non serve, aprirebbe in Parlamento un dibattito molto aspro e – ha osservato Ricciardi – dividerebbe il Paese piuttosto che unirlo.” Nessuno pensa inoltre “all’obbligo vaccinale per i bambini, per loro la vaccinazione sarà solo raccomandata“.

Irlanda in semi-lockdown

Per il ministro della Salute, Roberto Speranza, il nostro Paese complessivamente finora ha retto. E allargando lo sguardo al resto d’Europa si nota qualche differenza. In Irlanda la situazione è difficile: torna il coprifuoco anti Covid in tutta la repubblica. Ripristinata la chiusura anticipata di pub, ristoranti, locali notturni non più tardi delle 23:30. Una misura che durerà 4 settimane salvo proroghe. I media locali parlano ormai di “semi-lockdown“.

Germania, Merkel: “Situazione drammatica

La situazione pandemica in Germania è drammatica” è invece la drastica dichiarazione della cancelliera uscente Angela Merkel. “Anche il numero di morti è spaventoso“, ha detto, sottolineando che il numero dei pazienti nelle terapie intensive sale rapidamente. Il Robert Koch Institut ha registrato un nuovo record di contagi da Covid nelle ultime 24 ore: sono 52.826 i positivi e 294 i morti registrati. L’indice settimanale su 100 mila abitanti è di 319,5 casi. L’indice di ospedalizzazione è di 4,86 pazienti ricoverati su 100 mila abitanti.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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