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Recovery, via il canone Rai dalle bollette della luce

Il prossimo anno sarà l'ultimo in cui pagheremo l'abbonamento alla tv di Stato fra gli "oneri impropri" dell'energia elettrica di casa

Il canone di abbonamento alla Rai sarà dal 2023 fuori dagli “oneri impropri” dei costi dell’energia. Quelli che ci troviamo a versare ogni bimestre nelle bollette della luce elettrica. Pagheremo quindi il canone Rai con la bolletta della luce fino a tutto l’anno prossimo. Poi dall’anno successivo, stop. La decisione arriva dopo che la Commissione europea l’ha posta come uno degli impegni vincolanti per ricevere i fondi del Recovery, in base al PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Energia, le regole del Recovery

Una decisione che mette ordine e garantisce maggiore trasparenza nelle relazioni fra l’amministrazione degli enti erogatori e i cittadini. Formalmente, dunque, arriva “l’eliminazione dell’obbligo per i fornitori” di elettricità “di riscuotere oneri non correlati al settore dell’energia elettrica“. Come appunto il canone Rai. La misura che rientra tra gli impegni presi dall’Italia con l’Europa. L’obiettivo è quello di non perdere neanche una tranche dei fondi europei del piano Next Generation Eu, che in totale ammontano a 191 miliardi di euro fino al 2026. Ogni 6 mesi, infatti, la Commissione Ue vaglia il grado di riforme compiute in ciascun paese, al fine di continuare a erogare i finanziamenti reperiti sui mercati.

Canone e bolletta, misure per la concorrenza

Per ricevere le somme stanziate, infatti, ai sensi della “decisione di esecuzione del Consiglio europeo” Bruxelles ha fissato gli obiettivi del Pnrr italiano nel calendario di attuazione. Lo conferma all’agenzia Agi un portavoce della Commissione europea. L’Italia dovrà dunque rimuovere gli oneri non correlati dalla bolletta della luce “entro il quarto trimestre del 2022“. L’obiettivo rientra tra “le misure per garantire la diffusione della concorrenza nei mercati al dettaglio dell’energia elettrica“, ma “tale rimozione fa parte di una pietra miliare sulle misure relative all’energia.” Il canone della tv pubblica è in bolletta dal 2017 per volontà dell’allora governo Renzi in chiave anti-evasione che ne ridusse progressivamente l’importo da 113,5 a 90 euro.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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