Sport

Ginnastica, Simone Biles racconta il suo crollo dopo 7 anni di inferno

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Alla vigilia Simone Biles era attesa come la grande protagonista delle Olimpiadi di Tokio 2020. E non solo per i numeri che ne hanno fatto la dominatrice incontrastata della ginnastica artistica – sette medaglie olimpiche e venticinque titoli mondiali – ma per il fatto di averlo cambiato per sempre il suo sport. La prima dopo la leggenda rumena del 10 perfetto, Nadia Comaneci.

Dovevano essere i Giochi della sua consacrazione. Ma è così difficile da raccontare quello che le è accaduto, che la campionessa è tornata ancora ieri a spiegare il “crollo” in un’intervista esclusiva al New York Magazine. Avrei dovuto smettere molto prima di Tokyo. Mai avrei dovuto fare un’altra esperienza olimpica”, dopo “tutto quello che ho passato negli ultimi sette anni” – ha dichiarato Simone Biles, lei che aveva diritto a gareggiare in sei finali di specialità individuali e che si è ritirata cinque volte su sei. Nella sesta, la sua trave, ha portato a casa la consolazione della medaglia di bronzo.

Sette anni di inferno e la lotta di Simone Biles contro il suo carnefice e le sue ombre

Sono come uno che si sveglia e improvvisamente non vede più nulla. Voglio solo che un dottore mi dica quando sarò guarita“. Queste parole a quasi due mesi di distanza dalla competizione olimpica fanno capire la portata del blocco che l’ha attagliata, mentale e non fisico.  Del suo essere vittima dei “twisties“, la perdita del senso dell’orientamento quando la ginnasta è in volo.
Simone Biles nel 2018 aveva reso noti gli abusi subiti da parte del medico della squadra USA, Larry Nassar, che ora sta scontando l’ergastolo in carcere per violenza sessuale commessa nel corso di due decenni su più di 250 giovani atlete, la maggior parte minorenni.
Quando Nassar finiva sui media, era troppo!” – ha raccontato del tentativo di opporsi al mostro che le rendeva impossibile le gare olimpiche: “Ma non gli avrei permesso di prendere qualcosa per cui avevo lavorato da quando avevo 6 anni. Non gli avrei permesso di portarmi via quella gioia. Quindi ho spinto oltre ciò che potevo, per tutto il tempo che la mia mente e il mio corpo me lo permettevano“.
Ettore Mastai

Redazione interna - Esteri, Economia, Arte, Sport Giornalista professionista specializzato in politica estera ed economia. Si è laureato con lode nel 2007 con una tesi sulla rivoluzione Khomeinista. Negli anni dell'università ha coltivato la sua passione per la scrittura sportiva e per i temi del gambling. Per l'agenzia di stampa nazionale AGV News-Il Velino ha curato la sezione di Giochi e Scommesse e di Ippica e dintorni. Spesso si è occupato anche di politica nazionale in relazione ai suoi campi di azione giornalistica.

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