L’Italia intende aumentare il più possibile il suo impegno nella lotta al Covid su scala planetaria. Con l’obiettivo di aiutare i paesi poveri del mondo ad affrontare e superare la pandemia. “Noi siamo pronti a triplicare i nostri sforzi” nella donazione di dosi dei vaccini, ha detto il premier Mario Draghi. “Entro fine anno doneremo 45 milioni di dosi” alle nazioni in via di sviluppo. Le dichiarazioni di Draghi sono arrivate dal Global Covid-19 Summit, a margine dell’Assemblea generale dell’Onu, in corso a New York.

Vaccini, il programma Covax

In occasione del Global Health Summit di Roma, lo scorso maggio, Draghi aveva annunciato la donazione, da parte dell’Italia, di 15 milioni di dosi. “Abbiamo fatto grandi progressi” nella distribuzione dei vaccini attraverso il programma Covax, ha dichiarato il Presidente del Consiglio. Tuttavia “ci sono ancora grandi disuguaglianze” e per questo “bisogna essere pronti a essere più generosi“, ha sottolineato il premier. “La cooperazione globale è essenziale per permettere che finisca quest’emergenza pandemica e per prevenire le emergenze sanitarie” ha aggiunto.

I vaccinati nel mondo

Nel mondo 2,5 miliardi di persone sono vaccinate e un miliardo è parzialmente vaccinato (con una dose, ndr)”, ha ricorda il capo del Governo. “Uno dei punti deboli nella risposta globale alla pandemia è stato l’insufficiente coordinamento tra autorità sanitarie e finanziarie. Come presidenza del G20 noi vogliamo istituire il Global Health e Finance Board” che “potenzierà la cooperazione globale nella governance e nel finanziamento.” L’obiettivo di questa operazione è dare una risposta sul piano della prevenzione alle pandemie, non solo per ciò che riguarda i vaccini.

Draghi: “Il G20 a Roma partirà da qui”

Riguardo ai vaccini il Board “supporterà la collaborazione tra il G20 e l’Oms, al Banca Mondiale ed altre organizzazioni internazionali. Noi accogliamo la proposta americana di un Fondo finanziario intermediario“, ha aggiunto Draghi. “Lasciatemi nuovamente ringraziare il presidente Biden per la sua leadership nel promuovere questo evento – prosegue – Certamente il G20 a Roma partirà dai risultati di oggi“.

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