In 77mila proveranno, oggi 3 settembre, a conquistare uno dei 15.273 posti a disposizione per il prossimo anno accademico nelle facoltà di Medicina e Chirurgia. Una sfida dura perché a passare sarà soltanto uno studente su cinque. L’identikit degli aspiranti camici bianchi, realizzato da Skuola.net, racconta di ragazzi molto agguerriti. Il sito ha raccolto la testimonianza di 500 giovani che si siederanno al banco per sostenere la prova.

Medicina, i veterani dei test non si scoraggiano

Molti di loro sono veterani dei test che hanno tentato di superare già in passato. Di fronte alla sconfitta, però, non si sono arresi: 3 su 10, infatti, sono come minimo al secondo tentativo. Sono comunque la stragrande maggioranza – il 70% – quelli che saranno per la prima volta al cospetto dei quiz d’esame. Un numero così alto di ‘ripetenti’, tuttavia, dà ugualmente la misura di quanto sia determinato chi vuole intraprendere la carriera medica. Tanto è vero che oltre 8 su 10, se non dovessero farcela a entrare in quest’anno accademico, giurano che non abbandoneranno affatto l’obiettivo.

Test, la passione è il punto di forza

Il 73% s’iscriverà lo stesso all’Università, a un corso che consenta di sostenere alcuni esami che poi verrebbero riconosciuti al momento dell’iscrizione a Medicina. Il 10% si prenderà un anno per concentrarsi sulla preparazione e ripresentarsi più preparato tra 12 mesi ai test per l’anno successivo. Alla base di una tenacia così forte c’è soprattutto la passione, motivazione principale per 3 aspiranti medici su 4. Quasi 3 candidati su 10 hanno iniziato a prepararsi per i test addirittura con un anno di anticipo e per un altro 11% lo studio in funzione dei quiz è partito almeno sei mesi fa.

Preparazione, spese di oltre 500 euro

In che modo? Soprattutto con libri specializzati (35%), simulazioni online (20%) o corsi di preparazione (15%). Ma circa 1 su 4, per non avere rimpianti, ha attinto da un po’ tutte le fonti. Importante, come detto, anche la parte economica. Visto che, per aumentare le chance di successo, si è arrivati a spendere anche oltre 500 euro (così dice il 29% del campione). Un altro 15% si è attestato tra i 300 e i 500 euro, il 33% si tenuto tra 100 e 300 euro, solo il 23% è riuscito a contenere l’esborso sotto i 100 euro.

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