Proprio negli ultimi giorni sembrava si stesse mettendo male per Britney Spears. Un giudice della Corte Suprema di Los Angeles, infatti, aveva rifiutato la richiesta del suo legale Mathew Rosengart di velocizzare i tempi del processo che coinvolge la cantante e il padre Jamie (suo tutore legale dal 2008). La prossima udienza sulla questione era fissata per il 29 settembre. L’avvocato della cantante non aveva smesso di proporre di anticiparla. L’obiettivo: liberare la sua assistita dalla tutela del padre (che gestisce da anni il suo intero patrimonio e quindi la sua vita). “Ogni giorno conta”, sottolineava il legale, ricordando alla Corte che la sua assistita ha già perso fin troppi anni di vita. Ma il tribunale non aveva accolto la richiesta, e di certo nessuno si aspettava che proprio il signore Jamie Spears potesse tirarsi indietro da una battaglia così aspra.
Sono i media USA a riportare la notizia in queste ore: Jamie Spears sarebbe intenzionato ad abbandonare il ruolo di tutore della figlia Britney. Secondo Variety il signor Spears avrebbe presentato i documenti alla Corte Suprema nella giornata di ieri, giovedì 12 agosto, dichiarandosi disposto a collaborare, ma senza ancora stabilire entro quando farà un passo indietro. “Quando queste questioni saranno risolte, il signor Spears sarà in grado di farsi da parte”, specifica il documento depositato in tribunale, come riporta Variety. “Ma non ci sono circostanze urgenti che giustifichino la sospensione immediata del signor Spears”.
Nonostante Jamie Spears rimanga fermo nel ribadire di aver osservato una condotta corretta, il legale di Britney Spears conferma che questa è una vittoria. Tirare il respiro di sollievo definitivo, tuttavia, potrebbe essere ancora prematuro. I tempi per “risolvere le questioni” potrebbero essere più lunghi del previsto. Nel documento viene sottolineato che non ci sono i presupposti per rendere “immediata” la sospensione della tutela. “Ed è altamente discutibile se un cambio di conservatorship in questo momento sarebbe nell’interesse della signora Spears”, sottolinea il documento depositato dall’avvocato del padre, Vivian Thoreen.
Ma allora perché il padre della cantante ha scelto di fare un passo indietro, per altro totalmente inaspettato? “Anche se il signor Spears è il bersaglio incessante di attacchi ingiustificati – si legge ancora nel documento – non crede che una battaglia pubblica con sua figlia sarebbe nel suo interesse”. Per questo, nonostante ribadisca di aver ricevuto delle accuse infondate, “il signor Spears intende lavorare con la Corte e il nuovo avvocato di sua figlia per preparare una transizione ordinata ad un nuovo tutore“.
Sul fronte Britney non si è fatta attendere la risposta del nuovo legale Rosengart, che si è detto particolarmente entusiasta del primo grande risultato raggiunto. “Non vediamo l’ora di continuare la nostra vigorosa indagine sulla condotta del signor Spears negli ultimi 13 anni, mentre ha raccolto milioni di dollari dal patrimonio di sua figlia”.
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