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Green Pass, il ministro della Salute Speranza: “Scaricati in 3 giorni 20 milioni di certificazioni verdi”

Dal canto suo la titolare dell'Interno, Luciana Lamorgese, rassicura gli esercenti dei locali: "Non dovrete fare i poliziotti"

Green Pass: gli italiani hanno scaricato una media di quasi 7 milioni di certificazioni verdi al giorno nelle ultime 72 ore. Un totale di 20 milioni di Pass in più risulta infatti in possesso dei cittadini neo vaccinati. È il ministro della Salute, Roberto Speranza, a fornire i dati, oggi 9 agosto. “20 milioni di Green Pass scaricati negli ultimi tre giorni. È un numero straordinario – scrive il ministro su Facebook – che dimostra la sensibilità e la partecipazione dei cittadini del nostro Paese alla lotta contro il Covid“.

“Vaccini, unica arma”

Parlando poi di vaccini, Speranza ha prima ricordato che sono “la vera arma fondamentale per aprire una stagione diversa“. Quindi ha aggiunto: “Voglio ringraziare tutti gli italiani che in questi giorni stanno continuando a vaccinarsi e soprattutto i tanti che proprio in questi giorni stanno prenotando la loro prima dose“. Un altro fronte aperto è però quello delle conseguenze pratiche dell’adozione del Green Pass nei locali al chiuso.

Green Pass, chi chiede la carta d’identità?

La ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha rilasciato significative dichiarazioni ai cronisti che a Torino le hanno chiesto un commento sulle proteste dei No Green Pass. “Il rispetto delle regole è importante” ha detto Lamorgese, che non ha escluso “controlli a campione nei locali insieme alla polizia amministrativa“. La ministra ha ribadito, tuttavia, che saranno i titolari dei locali a dover provvedere. Sebbene “non possano chiedere la carta d’identità ai clienti“. Lamorgese ha quindi aggiunto che “non si può pensare che l’attività di controllo venga svolta dalle forze di polizia. Significherebbe distoglierle dal loro compito prioritario che è garantire la sicurezza. Al riguardo è in via di preparazione una circolare“.

“Non chiediamo l’impossibile”

Per chiarire meglio il concetto, nel corso di una diretta sul sito internet del quotidiano La Stampa, Luciana Lamorgese ha precisato che andare al ristorante con il green passè come andare al cinema e mostrare il biglietto. Ne consegue, appunto, che ristoratori ed esercenti “certo non sono tenuti a chiedere la carta d’identità e faremo una circolare come Viminale per spiegare che non sono tenuti a farlo. Nessuno pretende che gli esercenti chiedano i documenti, i ristoratori non devono fare i poliziotti“.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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