Continua a crescere l’indice Rt dei contagi da Coronavirus in Italia. La scorsa settimana era a quota 1,26, adesso si colloca a 1,57. Il dato trapela dal vertice della cabina di regia di oggi 30 luglio. Ma non basta. A dimostrare che l’epidemia “non è ancora alle nostre spalle” – per riprendere le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia del Ventaglio (28 luglio) – c’è anche un altro dato.

L’Iss: “Tracciare i casi”

Stando infatti alla bozza del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e del ministero della Salute,  “raddoppia l’incidenza settimanale” di Covid-19. Si registra un “forte aumento dei casi diagnosticati in quasi tutte le regioni e province autonome“. E cresce “in maniera molto significativa” la trasmissione dell’infezione da virus Sars-CoV-2 in Italia. Quasi tutte le Regioni e le Province autonome si classificano “a rischio epidemico moderato” e non più a rischio basso. “La circolazione della variante Delta è in aumento in Italia ed è ormai prevalente – è scritto nella bozza dell’Iss anticipata da Adnkronos – Questa variante sta portando a un aumento dei casi in altri paesi con alta copertura vaccinale. Pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi“.

Quarantena paesi extraeuropei

È in questo contesto pandemico, sotto controllo in Italia, ma sempre più difficile, che giunge una nuova ordinanza. Il ministro della Salute, Roberto Speranza (a sinistra nella foto), ha prorogato le misure restrittive per chi entra in Italia da India, Bangladesh, Sri Lanka e Brasile. Resta in vigore, quindi, la quarantena di 10 giorni per i paesi extraeuropei, salvo quelli per cui la quarantena è già di 5 giorni.

Il Regno Unito

Rimane l’isolamento – in formato ridotto (5 giorni) – anche per chi viene dalla Gran Bretagna. Tuttavia i certificati vaccinali e di guarigione emessi oltremanica potranno comunque essere utilizzati per ottenere il Green Pass sul territorio italiano. Questa è una importante novità, finora non contemplata. Una decisione che si allinea a quella presa dal governo di Boris Johnson (a destra nella foto) che ora consente l’ingresso nel Regno Unito sia dai paesi Ue che dagli Stati Uniti. A condizione che sia stato completato il ciclo vaccinale.