Qualche giorno in più“, aveva detto il Direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni. E così è stato. Non a una settimana dall’intervento chirurgico ma 10 giorni dopo, nella mattinata di oggi, 14 luglio, Papa Francesco è stato dimesso dal Policlinico Gemelli di Roma. Domenica 4 luglio il Pontefice aveva dovuto ricoverarsi e in serata i medici lo avevano operato per una diverticolite al colon. In programma da tempo, dell’intervento non era trapelato nulla per ragioni di sicurezza.

Sosta a Santa Maria Maggiore

Francesco, uscito dall’ospedale romano a bordo della consueta auto non di lusso affidata al suo autista, si è subito recato alla basilica vaticana di Santa Maria Maggiore a Roma. Lì, secondo quanto riportano le agenzie di stampa, si è fermato a pregare davanti all’icona bizantina della Salus populi romani, il ritratto della Madonna con Bambino che si trova nella Cappella Borghese. Il rientro in Vaticano è avvenuto dopo la breve sosta a Santa Maria Maggiore. Adesso Bergoglio dovrà continuare la convalescenza a Casa Santa Marta.

Operato con successo

Le condizioni del salute del Pontefice erano apparse positive fin dal primo bollettino medico a seguito dell’operazione, durata circa tre ore. Nei giorni successivi, tuttavia, si era fatta strada l’ipotesi che fosse prudente per il Papa attendere più di qualche giorno prima di lasciare il Gemelli. Domenica 11 luglio, a una settimana esatta dall’intervento al colon, il Santo Padre aveva potuto recitare la preghiera dell’Angelus dal balconcino al decimo piano del Policlinico, davanti a una piccola folla di fedeli e ai sanitari dell’ospedale.

Pronto a ripartire

Fortunatamente le condizioni di salute del Pontefice rimanevano buone anche durante la degenza al Gemelli. Anzi, faceva sapere la Sala Stampa vaticana, l’allungamento dei tempi della permanenza ospedaliera non aveva impedito un positivo decorso post-operatorio. Si attendeva soltanto un ritorno a casa “quanto prima“. Cosa che è appunto avvenuta nella tarda mattinata di oggi. La convalescenza adesso continuerà. Ma da Jorge Mario Bergoglio, così come accaduto in passato varie volte per Papa Wojtyla operato, è lecito attendersi un surplus di energia. Francesco si rimetterà al lavoro, supportato dai cardinali a lui più vicini.