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Sindacati in piazza: “No allo sblocco dei licenziamenti, si rischia una bomba sociale”

Manifestazioni unitarie di Cgil, Cisl e Uil a Torino, Firenze e Bari

Piazze gremite di lavoratori per protestare a Torino, Firenze e Bari. Così i sindacati Cgil, Cisl e Uil rispondono, oggi 26 giugno, alla vertenza in atto nel Governo sullo sblocco dei licenziamenti dopo la crisi dovuta alla pandemia da Covid19. “Chiediamo qui oggi che ci sia la proroga del blocco dei licenziamenti – ha scandito da Torino il segretario generale della Cgil, Maurizio Landinichiediamo che il Governo faccia questo atto di attenzione verso il mondo del lavoro. È il momento di unire, non di dividere. E non è il momento di ulteriori fratture sociali“.

“Lavoro e giustizia”

Ripartiamo, insieme. Con il lavoro, la coesione e la giustizia sociale per l’Italia di domani” è lo slogan delle manifestazioni unitarie di Cgil, Cisl, Uil. Fra Torino, Firenze e Bari, oltre a Maurizio Landini, sono intervenuti anche il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, e quello della Uil, Pierpaolo Bombardieri. Previsti anche gli interventi di sei delegati sindacali, in ciascuna delle tre piazze, in rappresentanza delle categorie dei lavoratori e dei pensionati. I luoghi dove si svolgono le manifestazioni sono collegate tra loro virtualmente grazie a dei maxi schermi.

Paura di nuove tensioni

Bisogna fare attenzione, ci sono crisi e situazioni che rischiano di esplodere, dobbiamo evitare che questo diventi una bomba sociale a partire dal 1 luglio” ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri a Bari. Il rischio di tensioni sociali “noi lo denunciamo da un po’ di tempo – ha detto -, quando lo facciamo ci dicono che siamo dei terroristi. Noi abbiamo, purtroppo o per fortuna, la capacità di ascoltare le persone che soffrono, che oggi vedono messo a rischio il loro futuro“.

“Altri quattro mesi di stop”

Noi pensiamo che, per quello che riguarda i licenziamenti, sia opportuno prolungare di quattro mesi ancora il blocco, fino ad ottobre”, ha detto Bombardieri. “Le tre piazze in Italia, Bari, Firenze e Torino, così partecipate e piene di gente nonostante il caldo, – ha aggiunto il segretario della Uil – chiedono alla politica e al governo di fare attenzione al lavoro. E di far ripartire questo Paese dal lavoro dando dignità e rispetto a quei lavoratori a quelle lavoratrici che hanno sacrificato la vita durante quest’anno di pandemia”.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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