Un nuovo elenco di opere da commissariare “lo presenteremo” nei “prossimi giorni”. Arriveranno prima “un decreto che consentirà di utilizzare il Fondo complementare” e quindi “una legge delega entro dell’estate” sulla modifica del Codice degli appalti. Lo annuncia il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, intervistato dal Messaggero. 

Le opere e il Codice degli appalti

Le nuove opere, spiega il ministro, “in totale saranno 40 per un valore complessivo di circa 13 miliardi. Si tratta di alcuni interventi legati alle Olimpiadi Milano-Cortina, le tranvie della Capitale, interventi ferroviari in Lombardia, l’Aurelia bis in Liguria, alcuni presidi della pubblica sicurezza”. Il Codice degli appalti sarà oggetto di “una legge delega prima dell’estate. Il tema è delicato ma abbiamo già migliorato il quadro generale. Stiamo studiando con Inail e ministero del Lavoro per ridurre i rischi di incidenti. E poi sono stati introdotti elementi di premialità per le imprese che assumeranno giovani e donne”. I lavori del Pnrr, per la parte di competenza del ministero, daranno da qui al 2026 “circa 600mila” posti di lavoro, “cioè mediamente 120mila all’anno”.

Trasporto pubblico, bus e metro

“La trilogia (Pnrr, decreto Semplificazioni e reclutamento) è un passo avanti fondamentale – dice il ministro – perché i tre provvedimenti sono costruiti per stare insieme e dare una nuova visione integrata. Il tutto sperimentando un nuovo modo per realizzare i progetti, rispettare maggiormente l’ambiente, ridurre i tempi, aumentare il confronto con tutte le parti in causa, a cominciare dai cittadini”. “Ci sono 62 miliardi da impiegare tra i fondi europei e il fondo complementare – rileva – la cura del ferro da 25 miliardi prevede, ad esempio, l’elettrificazione di linee che ne erano prive, non solo l’alta velocità per il Sud. Così come ci sono le risorse per il trasporto pubblico locale, per rinnovare il parco bus e le metro, per circa 8,4 miliardi. E i fondi per la riqualificazione dell’edilizia urbana, per mettere in sicurezza la rete idrica, per il territorio”.

Il ruolo dei tecnici

“I tecnici che assumeremo al ministero – prosegue Giovannini – saranno impegnati non solo a monitorare le opere ma anche ad aiutare gli enti locali, le stazioni appaltanti, le amministrazioni ad agire in maniera rapida, efficiente e innovativa, anche per ciò che concerne l’uso dell’economia circolare. Abbiamo reingegnerizzato i processi, non solo semplificato”.