Seppur ad intervalli temporali, nell’ultimo anno ci siamo abituati a stare il più possibile all’interno delle nostre abitazioni. Combattere la pandemia in effetti parte proprio da una logica del genere: meno contatto sociale significa meno possibilità di contagio. Rimanere chiusi dentro a quattro mura però ha i suoi difetti, e questi diventano molto più evidenti quando all’esterno c’è la bella stagione. Soprattutto per chi soffre di malattie cutanee come dermatite e psoriasi, passeggiare al sole è più che fondamentale. La nostra pelle trae infatti dei benefici unici quando viene a contatto con la luce dei raggi, senza ovviamente che si finisca ad abusarne.

Soprattutto nel caso in cui però la patologia cutanea è in stadio molto avanzato, una camminata al sole potrebbe non bastare. Parlare esclusivamente di una componente genetica sarebbe oltremodo sbagliato: anche quella psicologica incide su questo genere di disturbi. Senza girarci troppo attorno, quello odierno è un periodo in cui lo stress ha tematizzato la maggior parte delle nostre giornate. La luce del sole potrebbe dunque non essere sufficiente. Ecco perché, in caso di malattie cutanee, è ancora più fondamentale mettere in atto una vera e propria fototerapia.

La luce in fondo al tunnel

In molti potrebbero pensare che si tratti di un problema sorvolabile. La realtà dice tutt’altro: le patologie dermatologiche colpiscono circa il 25% dei cittadini italiani. Si pensi che solo rispetto alla psoriasi, parliamo di quasi tre milioni di soggetti interessati nel nostro Paese. Ma come funziona questa fototerapia? Prendiamo il caso di un dispositivo di ultima generazione come la cabina Waldmann UV 5002. Molto semplicemente, la luce viene “sparata” sulle zone interessate sotto forma di raggi UVB a banda stretta. In questo caso vengono colpite esclusivamente le zone afflitte dal disturbo, riducendo drasticamente la sensazione di irritazione e di prurito. 

In questo caso vengono sfruttate esclusivamente le proprietà benefiche della luce, evitando di andare incontro a complicazioni spiacevoli. La fototerapia deve essere comunque sempre scelta dopo un parere dermatologico, ma presenta anche una valenza preventiva. La luce, quando è sana, fa bene alla pelle delle persone di ogni età.

 

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