“Il Presidente Silvio Berlusconi è rientrato a Milano ieri sera a causa di una caduta accidentale occorsa nella sua residenza romana che gli ha procurato una contusione al fianco. Si è recato presso la Clinica “La madonnina” per gli accertamenti del caso e dove ha trascorso la notte. È stato dimesso oggi 11 febbraio ed è a casa, al lavoro, per votare da remoto al Parlamento Europeo”. Lo si legge in una nota di Forza Italia.

Il precedente di gennaio

Berlusconi era già stato è stato ricoverato un mese fa al Centro cardio toracico di Monaco, ospedale specializzato del Principato. Si trattò di esami di routine. Non mancò, tuttavia, un po’ di apprensione per le condizioni del Cavaliere, che lo scorso autunno aveva dovuto affrontare anche il coronavirus. E lo aveva superato dopo alcuni giorni non senza fatica. Quando è scattato il ricovero Silvio Berlusconi si trovava a Valbonne, la località vicino a Nizza. È lì, infatti, che il fondatore di Forza Italia ha trascorso anche gran parte del lockdown per il Covid.

Problemi cardiaci

Era stato Alberto Zangrillo, medico di fiducia di Berlusconi a decidere il suo ricovero a Monaco per “un problema cardiaco aritmologico”. “Lunedì – aveva spiegato il professore all’agenzia di stampa Ansa – sono andato d’urgenza dove risiede temporaneamente il presidente, nel Sud della Francia, per un aggravamento”. Il professor Zangrillo, analizzate le condizioni dell’ex premier, ha preso una decisione drastica. “Ho imposto – aveva raccontato – il ricovero ospedaliero a Monaco perché non ho ritenuto prudente non affrontare il trasferimento in Italia“.

La lotta contro il Coronavirus

Nel settembre dello scorso anno, Silvio Berlusconi era risultato positivo al coronavirus, e aveva sviluppato i sintomi del Covid-19. Non si era trattato di una cosa di poco conto. Anzi. Il Cavaliere aveva addirittura subito una polmonite bilaterale. Anche i suoi figli Luigi, Barbara e Marina erano in seguito risultati positivi al virus del Sars-CoV-2. Uscito dal ricovero e dimesso dall’ospedale, Berlusconi aveva parlato della malattia come di una battaglia durissima. Una prova di salute fisica, e sul piano umano, che lo aveva condizionato non poco. Tanto che egli stesso aveva precisato di essere stato in angoscia per figli e nipoti. In quella stessa occasione, nel corso di una conferenza stampa fuori dal nosocomio, l’ex premier aveva invitato i malati a “non lasciarsi andare”.