Red Carpet

Katy Perry, Jennifer Lopez, Lady Gaga, Michelle Obama, Kamala Harris e Jill Biden: cerimonia “griffata” per Joe Biden

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Cerimonia di insediamento del quarantaseiesimo Presidente degli Stati Uniti d’America. Abituati a vederla sempre con il derriere al vento, persino Jennifer Lopez, di bianco vestita dalla testa ai piedi, non sembrava nemmeno lei. E che dire della scoppiettante Katy Perry? Se in un vecchio video aveva il seno nascosto da due ciambelle glassate, a Washington davanti a Joe Biden si è mostrata anche lei candida come un angioletto. Lady Gaga ha scelto il rosso e nero, Michelle Obama il rosso e basta, la vicepresidente Kamala Harris il viola. Tutti gli outfit delle primedonne della cerimonia però hanno un denominatore comune: sono griffatissimi, preziosi e costosi.

Procediamo con ordine. Jennifer Lopez, conosciuta per essere molto sexy ma certamente non troppo “fine”, ha preferito andare sul sicuro e scegliere per la sua esibizione un total look di Chanel. Camicia con collo chiuso fino all’ultimo bottone, pantaloni a gamba larga con cintura di perle in vita, cappotto stile “redingote”, questa volta non ha lasciato intravedere nemmeno un centimetro di pelle. Per “spezzare” tutto questo bianco ha scelto un trucco iridescente effetto “abbronzato”, con tonalità molto calde, forse un po’ troppo “estive” per il mese di gennaio. Strategica la coda di cavallo: oltre a scoprire il viso, l’unica cosa scoperta di questo look, “tira” gli occhi facendo sparire, se ce ne sono, le zampe di gallina.

Cerimonia di insediamento: bianco, rosso, viola e ceruleo per le “celebs”

Passiamo a Katy Perry. Anche per lei per la cerimonia in total white ma il suo outfit, a onor del vero, era meno “donante” di quello di JLo. La cantante ha scelto lo stilista newyorkese Thom Browne che ha realizzato questo abito solo per lei. Un vestito  appesantito dalla “stola” sul petto, le pence sul punto vita, lo strascico, i bottoni blu e rossi lungo tutta la silhouette e pure sulle maniche. Alcuni magazine americani hanno elogiato la sua scelta come “the perfect choice”. Ma guardando la bella cantante infagottata in tanto tessuto, con pure le mani nascoste da guanti di una misura più grande, questa scelta non sembra poi tanto “perfect”.

Lady Gaga almeno ha cercato di essere originale ma con qualcosa che le stesse bene indosso. Si è presentata sul palco con una giacca a corpetto nera accollata e dalle maniche strette. Appuntata sul petto una spilla a forma di colomba che tiene nel becco un ramoscello d’ulivo. Sotto ha abbinato gonna rossa vaporosa come la corolla di un fiore. Impeccabile l’abito, impeccabile lo stilista: Daniel Rosberry per Schiaparelli Haute Couture. Unico “neo” in un outfit tanto regale: il toupet a treccia con tanto di nastro di raso nero e mazzo di roselline sulla nuca. Molto contadina tedesca. Poco cerimonia di insediamento del nuovo Presidente Americano.

Tra le griffe scelte Chanel, Schiaparelli Haute Couture, Hudson e Markarian

Sia Michelle Obama che Kamala Harris e Jill Biden, la neo first lady, hanno optato per il total color. Michelle ha fatto la sua figura nel suo completo pantalone porpora con sopra un cappotto nella stessa nuance. In vita una cintura dalla grande fibbia dorata. Perfetti i capelli, a morbide onde. Michelle Obama viene spesso criticata perché, a detta di alcuni, sfoggerebbe poco le pettinature “afro”. Ma l’ex first lady, con le onde oppure lo chignon, non sta tradendo le sue origini, sta semplicemente scegliendo di essere glam. Perché onde e chignon sono chic di qualsiasi tipo siano i capelli. E per una cerimonia formale come questa sono l’ideale.

Anche Kamala Harris si è fatta vestire da Sergio Hudson, lo stesso stilista di Michelle Obama. Per lei abito girocollo e cappotto a redingote. Tutto rigorosamente viola, che è la fusione di due colori primari, il rosso e il blu. Come a dire: che si fondano le anime democratica e repubblicana. Jill Biden invece si è lasciata tentare dal “ceruleo”, colore la cui definizione più riuscita è stata quella fornita dalla “terribile” Miranda Priestley nel film “Il Diavolo veste Prada”. Ovvero, un tipo di azzurro che, per il suo successo e per la sua diffusione nella moda, rappresenta milioni di dollari e innumerevoli posti di lavoro. Abito e capo spalla sono stati realizzati da Alexandra O’Neill per Markarian. Un brand ecosostenibile che produce le sue creazioni solo su ordinazione per evitare gli sprechi. Glam e sostenibilità. Iniziamo bene.

Stefania Fiorucci

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