Primo piano

Covid, è il Vax Day in Italia e nella Ue: prime vaccinazioni allo Spallanzani. Ogni settimana 470 mila nuove dosi

L'obiettivo del governo è l'immunità di gregge entro settembre 2021

Al mattino di domenica 27 dicembre sono cominciate ufficialmente le vaccinazioni contro il coronavirus in Italia e in tutta l’Unione europea. Una giornata storica. Nel nostro Paese hanno ricevuto le prime tre dosi del vaccino Pfizer-BioNTech la professoressa Maria Rosaria Capobianchi, l’infermiera Claudia Alivernini e l’operatore sociosanitario Omar Altobelli. Si tratta di dipendenti dell’Istituto Spallanzani di Roma, l’ente scientifico e ospedaliero divenuto il simbolo della lotta al Covid durante tutto questo anno di pandemia. Ungheria e Slovacchia hanno anticipato di 24 ore la somministrazione. Nel mondo sono quattro milioni le persone che hanno già ricevuto il farmaco.

“Lo dico con il cuore: vaccinatevi”

La professoressa Maria Rosaria Capobianchi, l’infermiera Claudia Alivernini (nella foto in alto) e l’operatore sociosanitario Omar Altobelli, alle ore 7,20 sono stati i primi in Italia a ricevere il vaccino anti Covid-19. Stamane all’Istituto Nazionale Malattie Infettive Spallanzani di Roma. “Ho la consapevolezza che oggi sia un giorno importante e decisivo. La scienza e la medicina sono le uniche cose che ci permetteranno di uscire da questo virus. Lo dico con il cuore vaccinatevi”, ha detto l’infermiera Alivernini.

“La mia, una scelta naturale”

Mi sento benissimo. La scelta è stata una scelta abbastanza naturale – ha detto Maria Rosaria Capobianchi, direttrice del laboratorio di virologia dello Spallanzani e prima vaccinata in Italia -. Mi sono offerta di essere vaccinata e sono stata scelta fra i primi come simbolo per dire di fidarsi e credere in questa scelta credo sia un esempio per gli altri operatori sanitari ma anche per tutta la popolazione”. La professoressa Capobianchi aveva partecipato personalmente alle operazioni per diagnosticare la prima infezione di Covid-19 avvenuta nel nostro Paese. “Dobbiamo fidarci della scienza, non possiamo tirarci fuori. Le scelte fatte sono ponderate e prese sulla base di valutazioni scientifiche”.

Conte: “Una data storica”

“Oggi l’Italia si risveglia #Vaccineday. Questa data ci rimarrà per sempre impressa – ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte -. Partiamo dagli operatori sanitari e dalle fasce più fragili per poi estendere a tutta la popolazione la possibilità di conseguire l’immunità e sconfiggere definitivamente questo virus”. “È una giornata che aspettavamo a tempo“. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza subito dopo le prime tre vaccinazioni alla Spallanzani di Roma. “Arriva la luce ma bisogna resistere ancora alcuni mesi. Non è finita ancora e serve sempre il rispetto delle regole“.

Il Piano: tutti vaccinati entro settembre 2021

Dopo il Vax Day del 27 dicembre, per l’Italia comincia subito un percorso a tappe per la somministrazione dei vaccini anti-Covid alla popolazione. Intento dichiarato è quello di terminare entro settembre, prima della riapertura delle scuole. Dal 28 dicembre inizierà la distribuzione delle dosi vera e propria e ci verranno consegnate circa 470mila dosi ogni settimana. Il tutto a meno di amari intoppi: sotto la soglia del 70% di adesione alla campagna vaccinale risulterebbe a rischio il raggiungimento dell’immunità di gregge.

 

Vaccino Covid prime vaccinazioni Spallanzani
Prime vaccinazioni in Italia allo Spallanzani (foto Twitter / @robertosperanza / @MinisteroSalute)

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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