La Protezione civile ha emesso, per sabato 26 dicembre, un’allerta gialla in 11 regioni italiane su 20. Un’ondata di freddo, neve e piogge è attesa anche poi con l’inizio dell’ultima settimana del 2020. Per Santo Stefano sono a rischio di maltempo, anche intenso, Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. In arrivo però un peggioramento delle condizioni meteo anche per altre regioni. Dalla serata coinvolti il Centro e il Sud in maniera più forte.

Temporali sulle coste del Tirreno

I meteorologi si attendono nevicate fino a quote basse al centro, temporali sui versanti tirrenici meridionali e un deciso rinforzo dei venti sulla Sardegna. Non mancheranno nevicate a quote superiori ai 400-600 metri su Abruzzo e Umbria. E a quote superiori ai 600-800 metri sulla Sardegna. Previste poi precipitazioni, anche a carattere di rovescio o temporale, su Campania, Basilicata e Calabria, specie sui versanti tirrenici. Attesi venti di burrasca sulla Sardegna, con mareggiate lungo le coste.

Neve sul Vesuvio e sugli Appennini

Intanto questa mattina, 26 dicembre, sono caduti i primi fiocchi di neve sul Vesuvio. Le città che si trovano attorno al vulcano si sono svegliate con la pioggia e con un deciso calo delle temperature, proprio mentre la sommità del cratere si presentava in parte imbiancata. In Campania è in vigore fino a stasera l’allerta meteo di colore giallo. Piogge e rovesci sparsi colpiranno invece la Sardegna, le zone interne della Toscana, l’Umbria, le Marche e a scendere l’Abruzzo e tutto il Mezzogiorno con qualche temporale. Anche sul comparto appenninico centrale la neve potrà cadere a quote basse (300-400 m) e quote più alte su quello meridionale.

Previsioni per gli ultimi giorni dell’anno

Nel corso del pomeriggio e della sera, la presenza di un’area ciclonica sull’Italia continuerà a mantenere tempo a tratti perturbato sulle medesime regioni. E soprattutto nel sud delle Marche, in Abruzzo fino al Molise con precipitazioni nevose localmente sotto forma di bufera sopra i 400-500 metri di quota. In ulteriore calo in serata. Tempo decisamente più asciutto e tranquillo invece al Nord. Con i prossimi giorni, tuttavia, e in particolare da lunedì 28 dicembre, la situazione meteo potrebbe sensibilmente peggiorare soprattutto al Centro e al Nord