Anche la Quadriennale di Roma – quest’anno intitolata FUORI – è stata costretta a chiudere i battenti con l’ultimo DPCM, tuttavia il desiderio di continuare a produrre arte rimane molto forte. Pertanto, i curatori Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol hanno pensato a una soluzione alternativa per mantenere viva la connessione tra mostra e visitatore.
Si tratta di Corpo di fabbrica, una grande installazione luminosa creata da Norma Jeane per le arcate del Palazzo delle Esposizioni visibile da Via Nazionale ogni sera dalle 18 alle 8 del mattino. Fino al 17 gennaio, al calare del buio, il Palazzo pulserà di luce seguendo in tempo reale la frequenza e l’intensità del respiro dell’artista collegato a distanza attraverso un dispositivo indossabile. Così facendo, Norma Jeane riflette sul rapporto simbiotico tra uomo e tecnologia, ma anche sulla dimensione politica del respiro, quanto mai presente nel corso di questo 2020.
Norma Jeane – vero nome di Marilyn Monroe – è lo pseudonimo di un artista che non intende essere identificato/a. Riguardo alla sua biografia, le uniche informazioni trapelate sono che è “nata a Los Angeles il 5 agosto del 1962, lo stesso giorno in cui è morta Marilyn Monroe, per di più nella stessa villa. Ma se assomigli all’attrice – mito hollywoodiano – non lo possiamo sapere. È stata a Milano, a New York, in Svizzera, per un po’”.
L’opera è frutto della collaborazione tra la Fondazione Quadriennale di Roma e dell’Azienda Speciale Palaexpo, tant’è vero che, in proposito, Umberto Croppi, presidente della Fondazione La Quadriennale di Roma, ha dichiarato: «Fedele al motto della mostra, la Quadriennale è comunque FUORI, con una importante presenza sulla rete e con il respiro di Norma Jeane, che fa pulsare di luce il palazzo in sonno, in attesa della imminente riapertura».
E Cesare Pietroiusti, presidente dell’Azienda Speciale Palaexpo, aggiunge: «In questa occasione vorrei semplicemente esprimere un ringraziamento. Ieri sera, passando davanti alla facciata di Palazzo delle Esposizioni, finalmente visibile, ho avuto la sensazione di ricevere un dono. Attraverso la metafora del rapporto tra quantità di ossigeno e intensità della luce, l’artista Norma Jeane e con lui tutta la Quadriennale d’arte 2020, ci regalano una pulsazione di vitalità. Nonostante tutto. Quindi come presidente e come passante su via Nazionale, grazie».
Il corpo di Fabbrica
Portici del Palazzo delle Esposizioni, Roma
Via Nazionale, 194
Dalle ore 18 alle 8
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