Emergenza Covid: sono in tutto 8 le regioni italiane che cambieranno colore da domenica 6 dicembre. A esse si aggiunge la provincia autonoma di Bolzano. A livello nazionale l’indice di contagio Rt scende sotto il valore 1. Questo significa che, potenzialmente, la persona infetta dal nuovo coronavirus Sars-CoV-2 può contagiarne meno di una. Un livello considerato positivo dal punto di vista epidemiologico perché mette in rilievo un rallentamento della corsa del virus fra la popolazione.

Arancioni e gialle (ma una resta rossa)

I dati forniti dalla cabina di regia sul monitoraggio dell’epidemia modificano quindi la mappa dell’Italia. Ecco la lista, in base alle ordinanze del ministro Roberto Speranza. Campania, Toscana, Valle D’Aosta e la Provincia autonoma di Bolzano passano dalla zona rossa alla zona arancione. Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia e Umbria passano dalla zona arancione a quella gialla. In questo modo queste ultime regioni raggiungono in zona gialla Lazio, Liguria, Molise, Veneto, Sardegna, Sicilia e la provincia di Trento. In zona rossa, a meno di tre settimane da Natale, rimane solo l’Abruzzo.

I valori dell’indice di contagio Rt

Il nuovo Dpcm consente tra l’altro di abbandonare una zona per passare ad una a minor rischio Covid, più leggera quindi, nel giro di una sola settimana. In teoria, se non si verificheranno contrordini, a Natale si potrebbe arrivare con un’Italia totalmente gialla. Del resto lo ha dichiarato lo stesso premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa del 3 dicembre sul nuovo Dpcm. Inoltre, come anticipato dal ministro Speranza e come confermato poi dal report dell’Istituto superiore di sanità, “l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è pari a 0,91. Si riscontrano valori di Rt puntuale inferiore a 1 in 16 regioni e province autonome. Di queste, 15 hanno un Rt puntuale inferiore a uno anche nell’intervallo di confidenza maggiore”. Questo dato indica “una diminuzione significativa nella trasmissibilità”.

L’epidemia complessivamente rallenta

L’indice Rt resta invece superiore a 1 in Calabria, Lazio, Molise, Toscana e Veneto. “Il nostro Paese si sta lentamente decolorando, il rosso intenso comincia progressivamente a trasformarsi in arancione – ha però precisato Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss) – questo riflette il fatto che un po’ in tutti i Paesi europei l’epidemia sta lentamente cominciando a decrescere.” È chiaro, però che non si deve abbassare la guardia. Brusaferro, infatti, ha precisato che alcuni Paesi “anche nostri confinanti, hanno un’incidenza più elevata di altri.”