Gli scienziati hanno catturato la prima immagine diretta di un pianeta esterno al Sistema Solare. In qualche modo un mondo alieno. La notizia è riportata online dall’Ansa. Il pianeta dista da noi 63 anni luce. Ovvero sessantatre anni percorsi alla velocità della luce (300mila chilometri al secondo).

Una scoperta franco-inglese

Il risultato ha permesso di misurare per la prima volta direttamente anche massa e luminosità del pianeta, fornendo indizi importanti su come si è nato. Lo studio è apparso sulla rivista Astronomy & Astrophysics e si deve a due ricerche coordinate rispettivamente da Anne-Marie Lagrange, dell’Osservatorio francese di Grenoble, e da Mathias Nowak, dell’università britannica di Cambridge.

Pianeta giovane

Il pianeta si chiama Beta Pictoris c, un gigante gassoso la cui massa è circa 8,2 volte quella di Giove, in orbita attorno alla giovane stella Beta Pictoris, che ha circa 23 milioni di anni. Il sistema ospita due pianeti Beta Pictoris c e Beta Pictoris b, scoperto nel 2008. Entrambi sono molto giovani, hanno infatti circa 18,5 milioni di anni. Beta Pictoris c, in particolare, è ancora circondato dai detriti polverosi, residuo del processo di formazione del sistema planetario.

Osservato dal Cile

Il pianeta è stato osservato grazie allo spettrografo Gravity sul Very Large Telescope (Vlt) dell’Osservatorio Europeo Meridionale (Eso), in Cile. Pochissimi esopianeti possono essere osservati direttamente. Questo perché devono avere dei requisiti indispensabili: devono essere sufficientemente distanti dalla stella, altrimenti scompaiono nel suo bagliore. E devono essere giovani, in modo da essere ancora abbastanza caldi da emettere radiazioni termiche. Beta Pictoris c aveva quindi tutte le ‘carte in regola’ per riuscire a essere osservato.

Come si è formato Beta Pictoris c

Beta Pictoris c si sarebbe formato per accrescimento del nucleo, cioè “mattoni” di roccia si sono aggregati fra loro formando il pianeta che quindi ha un nucleo solido ed è più fresco, rispetto ad altri giganti gassosi. I cosiddetti giganti gassosi caldi, invece, si formano attraverso il collasso della polvere e del gas che vortica intorno alla stella appena nata. In questo caso, i pianeti non hanno un nucleo solido e sono molto caldi e luminosi.