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Coronavirus, la Disney annuncia il licenziamento di 28mila dipendenti

Il gigante dell’intrattenimento Disney ha annunciato un taglio di 28mila posti di lavoro negli Stati Uniti. Una cifra enorme. La pandemia del Covid è la motivazione ufficiale per quello che appare un durissimo intervento quasi senza precedenti sull’organico dell’azienda.

Parchi divertimento della Disney, eventi e merchandising sono rimasti duramente colpiti dallo stop imposto per l’emergenza coronavirus. Di conseguenza la Disney ha scelto di tagliare senza scrupoli i posti di lavoro.

La decisione del colosso imprenditoriale deriva “dall’impatto prolungato di Covid-19 sulla nostra attività”. Lo spiega il gruppo in un comunicato stampa. Si sono verificate “riduzioni di capacità sui siti, legate all’allontanamento fisico“. Ma c’è anche il problema delle “incertezze sulla durata della pandemia”.

Da aprile a giugno scorsi – alcuni dei mesi più duri per la pandemia in America – i ricavi di questa attività sono “scesi dell’85% rispetto all’anno precedente a quota 983 milioni di dollari.”

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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