Grazie a uno studio avviato 8 anni fa, nel 2012, l’Istituto Tumori della Romagna (Irst) Irccs ha realizzato in laboratorio una nuova molecola. Si tratta di una novità assoluta, secondo quanto riporta online l’Ansa, per la lotta contro il tumore al seno. Il nuovo organismo, realizzato in vitro tramite tecniche di ingegneria biomedica, è una nuova molecola nanotecnologica.

L’obiettivo è riuscire a decifrare il “linguaggio” che intercorre a livello molecolare tra le cellule tumorali e il microambiente che le accoglie. Nel tentativo di bloccare i processi di espansione dei tumori.

In questo innovativo filone di ricerca s’inserisce la realizzazione dell’Istituto tumori della Romagna. Con i ricercatori italiani hanno lavorato quelli del Centro di Osteoncologia, Tumori rari e Testa-collo (Cdo-Tr-Tc). Insieme al Centro di ricerca statunitense Methodist Hospital Research Institute di Houston (Texas).

“Siamo fiduciosi che questo nuovo prodotto nanotecnologico possa in futuro portare concreti benefici terapeutici”.  Così ha spiegato il dottor Toni Ibrahim, direttore del CdO-Tr-Tc e direttore ad interim Immunoterapia, Terapia Cellulare Somatica e Centro Risorse Biologiche. “L’obiettivo che ci poniamo oggi è quello di verificare la capacità farmacologica della nuova molecola. Ma anche i risultati ottenuti in fase pre-clinica nel paziente”.

L’obiettivo di questo percorso scientifico è quello di traslare quindi “il paziente, il prima possibile, nei percorsi di cura”. In particolare, la nuova molecola è il risultato di una scoperta – il ruolo di una proteina nella diffusione del tumore – avvenuta grazie alla messa a punto di un nuovo modello tridimensionale. Utile a mimare, in laboratorio, quanto accade nel corpo.