Esiste un possibile legame, per quanto riguarda i bambini, tra il nuovo coronavirus e la malattia di Kawasaki? Se ne discute nella comunità scientifica e fra i medici in questi giorni.

La sindrome di Kawasaki è una patologia che colpisce i più piccoli. In modo particolare i bambini sotto i cinque anni di età. La malattia causa un’infiammazione dei vasi sanguigni. Al momento non vi è alcuna certezza scientifica sui legami fra questa patologia e il Sars-Cov-2, tuttavia ne hanno parlato i medici del dipartimento di Pediatria dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Ciò perché essi hanno registrato un aumento dei casi di sindrome di Kawasaki tra i bambini della zona: nell’ultimo mese questo livello ha raggiunto lo stesso numero di casi degli ultimi tre anni. In trenta giorni, dunque, i casi di tre interi anni. Cifre che destano preoccupazione.

Da alcune settimane, del resto, non solo in Italia ma anche negli ospedali del Regno Unito, della Spagna, degli Stati Uniti e di altri paesi ancora, giungono dati circa anomali aumenti dei ricoveri di bambini con sindromi infiammatorie quali le vasculiti. Generalmente piuttosto rare e riguardanti i vasi sanguigni. Come, appunto, la sindrome di Kawasaki.

Secondo quanto sottolinea ilPost, il sistema sanitario britannico (NHS) ha diffuso una nota ai pediatri per invitarli a non sottovalutare i sintomi che, nei bambini, potrebbero indicare queste sindromi. Ma la stessa cosa l’hanno fatta i pediatri italiani, attraverso la Società italiana di pediatria. La maggiore attenzione è richiesta proprio per raccogliere più informazioni possibile. A oggi, infatti, non esiste una conferma di possibili legami fra queste sindromi infiammatorie e il Covid-19.