Il virus cinese 2019-nCoV che ha fatto scattare l’allarme in tutto il mondo è arrivato all’uomo dai serpenti. Sarebbero questi gli animali nei quali il virus, trasmesso dai pipistrelli, si sarebbe ricombinato e quindi giunto a noi. Lo indica l’analisi genetica pubblicata sul Journal of Medical Virology da alcuni scienziati cinesi. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha deciso di proseguire anche oggi 23 gennaio l’esame della situazione. L’obiettivo è capire bene se il nuovo coronavirus scoperto in Cina è un’emergenza di salute pubblica di livello internazionale.

Controlli a Fiumicino

In Italia, intanto, non si aspetta a prendere precauzioni. All’aeroporto di Roma Fiumicino, nella notte fra ieri 22 e oggi 23 gennaio, si è provveduto a monitorare i 202 viaggiatori provenienti dalla città cinese di Wuhan, epicentro del coronavirus. Nessuno è risultato contagiato. Dopo l’atterraggio del volo i passeggeri sono transitati in un “canale sanitario” lontano dalle aree di passaggio degli altri viaggiatori. Le autorità sanitarie hanno applicato, per la prima volta, le procedure decretate a seguito della diffusione del contagio. Tramite speciali scanner si è controllato la temperatura corporea dei passeggeri del volo della China Southern Airlines Cz 645, atterrato alle 4:50 a Fiumicino.

Rete di sorveglianza più stretta

Il Ministero della Salute ha deciso l’innalzamento delle misure di controllo e della rete di sorveglianza. Obiettivo: prevenire e fronteggiare i rischi legati al nuovo virus che è simile alla Sars ma che, come detto, proverrebbe dai serpenti e non da polli o altri animali. I viaggiatori “scannerizzati”, molti dei quali con indosso le mascherine, erano per la maggior parte di nazionalità cinese. Pochi gli italiani, presente anche una coppia di australiani. I medici li hanno fatti transitare, dopo lo sbarco, in una sala appositamente attrezzata per effettuare i controlli. Fiumicino dispone infatti di una struttura decentrata rispetto ai Terminal realizzata su indicazione del Ministero della Sanità. Proprio al fine di gestire questo tipo di casi. All’aeroporto di Roma convergono infatti i voli in emergenza sanitaria. La struttura dispone dei più avanzati sistemi di isolamento, in grado di contenere eventuali infezioni.