Una turista italiana di 30 anni, Eva Valerio, è stata trovata morta sulla spiaggia di Dakhla, in Marocco. La notizia è apparsa online il 5 gennaio 2020 sui dispacci di agenzia. La giovane donna, originaria di Thiene nel vicentino, si trovava nella località turistica, meta dei surfisti nel sud del Marocco, per trascorrere le vacanze in camper assieme un amico marocchino.

È stato proprio l’amico a dare l’allarme. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, Eva Valerio era scomparsa dalla sera del 3 gennaio. Non aveva più fatto ritorno al camper. Le indagini – si apprende da fonti locali – non escludono nessuna pista. Al momento gli investigatori seguirebbero in particolar modo quella dell’incidente.

Un’ipotesi che viene fatta in queste ore è quella dell’annegamento. Le ricerche sono partite immediatamente e sono durate fino al pomeriggio del 5 gennaio. Gli uomini della Gendarmeria reale marocchina hanno ritrovato il corpo della donna sulla spiaggia di Boutahla, al 31° chilometro della laguna di Dakhla.

L’amico della donna, che ha contribuito alle ricerche, ha comunque dovuto affrontare un interrogatorio di polizia. Il procuratore della regione di Dakhla ha disposto l’autopsia sulla Valerio. I medici la effettueranno al nosocomio di Agadir. La Farnesina (il ministero degli Esteri italiano) sta seguendo con la massima attenzione la vicenda. Le nostre rappresentanze diplomatico-consolari si mantengono in stretto contatto con le Autorità locali e con i familiari della vittima.

A riferire dell’ipotesi annegamento è stato Giovanni Casarotto, sindaco di Thiene, il paese di cui era originaria la vittima. Sebbene poi abbia precisato di aver appreso che le autorità marocchine stanno svolgendo ulteriori accertamenti. La donna risiedeva a Montecchio Precalcino, un comune confinante con Thiene. Qui si erano recati i carabinieri per informare della disgrazia la famiglia.