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Ponte Morandi, il filmato del crollo che nessuno ha mai visto [VIDEO]

La Guardia di Finanza ha diffuso oggi 1 luglio un video inedito del crollo del Ponte Morandi a Genova. Fino a oggi era secretato. I fotogrammi sono presi dalle telecamere di sorveglianza dell’azienda Ferrometal che il 14 agosto 2008 si trovava sotto al viadotto autostradale. A poche decine di metri dal tratto crollato.

Dalle immagini si vede la sommità della pila 9 che si stacca e l’intera struttura sembrerebbe girarsi su se stessa. Si piega, cioè, come dalle ricostruzioni delle testimonianze emerse fino a oggi. Prima del crollo si verifica una potente raffica di vento. Dopo il crollo si vedono invece alcuni lampi. A provocarli, probabilmente, i cavi della linea elettrica tranciati dai detriti.

Secondo gli investigatori quel video sarebbe la prova regina. La prova, cioè, che dimostra quale parte della struttura abbia ceduto determinando il collasso del ponte. La Gdf ha diffuso il filmato su autorizzazione della Procura della Repubblica di Genova. Obiettivo: assolvere alle esigenze di pubblica informazione.

Genova, Ponte Morandi demolito: ecco l’esplosione

(notizia del 28 giugno 2019) Demolito ciò che restava del ponte Morandi di Genova. A quasi un anno dalla tragedia del crollo della struttura, a seguito del quale morirono 43 persone, oggi 28 giugno si è svolto l’ultimo atto. Prima della ricostruzione. Per l’ultima volta, per sei secondi, il ponte Morandi è esistito. Poi la deflagrazione controllata che ha fatto cadere gli ultimi piloni, attorno alle 9:30 di stamani (video da Twitter di Jari Pilati @jaripilati).

Si è trattato in particolare delle pile 10 e 11 del viadotto sul Polcevera. Per questo la struttura commissariale del sindaco Marco Bucci e la protezione civile hanno messo a punto la più grande evacuazione della storia di Genova. Le autorità hanno coinvolto 3.400 persone, mentre sono rimaste operative la sala della protezione civile in Prefettura, quella regionale e il Centro operativo comunale, come nei casi di allerta meteo.

Ad assistere al crollo definitivo erano attesi a Genova il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, il vicepremier e ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio. Quest’ultimo è tornato sulla questione della revoca della concessione ad Autostrade, rimettendola al centro dell’agenda e ha riacceso la miccia con il gruppo Benetton: “I Benetton sono stati più veloci a rispondermi, minacciando azioni legali, che a chiedere scusa ai familiari delle vittime di Genova”, ha detto.

Oggi sarà a Genova anche la ministra della Difesa, Elisabetta Trenta. Saranno ospitati in un’area di sicurezza, nei pressi dell’Ikea, messa a punto dalla struttura commissariale. A fare gli onori di casa il commissario per la ricostruzione, e sindaco, Marco Bucci. Ma anche il presidente della Regione, e commissario per l’emergenza, Giovanni Toti. Dopo l’implosione delle pile 10 e 11, si trasferiranno nello stabilimento Fincantieri di Sestri per esaminare le travi arrivate tre giorni fa, a bordo di una chiatta, e che costituiranno una parte per l’impalcato del nuovo ponte di Genova.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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