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Donne iraniane costrette a mettere la barba:i motivi e la protesta

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“Donne iraniane costrette a mettere la barba: i motivi e la protesta”

Le donne iraniane costrette a travestirsi da uomo, solo perché la società iraniana non accetterebbe la loro presenza allo stadio. Questa è la storia di Zeinab, come quella della sua amica fotoreporter Forough Alaei, ha il sapore dolce di un lieto fine misto al retrogusto amaro delle costrizioni maschiliste.

Zeinab è una ragazza iraniana di 23 anni ma la sua vita è decisamente diversa da quella delle coetanee. Vive in un paese maschilista dominato dal patriarcato, nel quale alle donne viene vietato di entrare nello stadio. Lei, però, si è ribellata e si è messa a capo del movimento femminista “Donne con la barba“.

Se in quasi tutto il mondo alla sua età ci si dà alle esperienze più svariate, così da capire quali sono le proprie passioni, in Iran è diverso, soprattutto quando si appartiene al sesso femminile.

Le donne, infatti, non possono giocare a calcio, hanno il divieto assoluto di entrare in uno stadio, ed è proprio per ribellarsi al maschilismo che le circonda che sono moltissime quelle costrette a travestirsi da uomo solo per seguire il loro sport preferito. Zeinab è obbligata a fasciare il seno, indossare una parrucca, la barba, ricreare lentiggini sul volto e parlare con voce più seria”, scrive Paris Match. Ma lei, che è stata intervistata dalla fonte in questione, non si perde certo d’animo. Zeinab è il simbolo dell’emancipazione femminile in Iran, e la sua prima sostenitrice è sua madre stessa: “È stata lei a mostrarmi come fasciare il seno. Sono obbligata a farlo perché all’ingresso dello stadio veniamo perquisiti”.

Zeinab e Forough continueranno a combattere per i diritti iraniani delle donne:

“Lo farò finché noi donne non saremo libere di entrare negli stadi – conclude la fotoreporter – non solo per le partite internazionali ma anche per quelle nazionali. Penso che ci siamo quasi”. Ad oggi, l’unica eccezione concessa dal governo iraniano risale al 10 novembre 2018 quando, grazie a compromesso tra Gianni Infantino (Presidente FIFA) e Hassan Rouhani (Presidente della squadra dell’Iran), un gruppo selezionato di donne ebbe accesso allo stadio di Tehran per la Coppa Champions League. Certo, un caso unico nella storia del calcio iraniano, ma la rivolta femminista iraniana non ha paura di seguire il suo corso naturale.L’obiettivo di Zeinab è continuare a lottare a sostegno dei diritti femminili in Iran, le sue “Donne con la barba” sono determinate e non si fermeranno di fronte a nulla.

Luana Miriti

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