Il Pd e il Movimento Cinque Stelle fanno prove di alleanza? Il dubbio è della Lega che si scaglia contro gli alleati pentastellati di governo. Domenica 9 giugno si svolgeranno in parecchi comuni i ballottaggi elettorali e ora qualcuno teme accordi sottobanco. Qualcosa che potrebbe portare a un travaso di voti dei grillini verso i candidati di sinistra.

I “test” di possibili convergenze tra Pd e M5S sono in varie realtà. Si va da Foggia a Livorno e da Piombino al Molise. Un presunto accordo di “desistenza”, subito smentito dai due partiti, è emerso sabato 8 giugno a Termoli e Campobasso. Un piccolo caso locale che solleva però una valanga di polemiche.

“Se fosse vero sarebbe gravissimo”, tuonano dalle parti di Salvini. “Siamo di fronte a prove di inciucio a sinistra?”. Ai ballottaggi, in 124 comuni e in 15 capoluoghi si contendono la poltrona di sindaco in giro per l’Italia soprattutto candidati di centrodestra e di centrosinistra. In un contesto di questo genere i voti degli elettori pentastellati possono fare da ago della bilancia e decidere le sorti dei comuni.

Come in Molise, appunto. Dove, secondo quanto riporta La Stampa, una trattativa c’è stata. A Campobasso restano a fronteggiarsi un candidato dei cinque stelle e uno del centrodestra. A Termoli uno del Pd e uno di centrodestra. Scattano dunque contatti e i Dem ipotizzano un accordo non formale. Un’intesa, cioè, che magari possa portare in caso di vittoria all’ingresso in giunta di un membro di area del partito arrivato terzo al primo turno: M5S a Campobasso e Pd a Termoli.

Domenica 9 giugno saranno diverse le sfide nei capoluoghi. Potenza, Campobasso, Ascoli Piceno, Avellino, Biella, Cremona, Ferrara, Foggia. Ma anche Forlì, Livorno, Prato, Reggio Emilia, Rovigo, Verbania, Vercelli. E basta fare tre esempi: a Foggia il sindaco uscente di centrodestra al primo turno è al 46% e lo sfidante Pd al 33%. Un test per M5s. Così come a Livorno, dove il centrosinistra è avanti al 34,2% e la destra è al 26,6%, con M5s al 16%. Piombino è la sfida più difficile in Toscana, dove il centrosinistra è al 28,9% e il centrodestra al 48%.

Photo credits: Twitter